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Spari a Dallas: L’attacco all’agenzia federale ICE. Tre morti

Spari all’ufficio ICE di Dallas: due morti e un ferito. L’attacco di un cecchino in un clima di tensione crescente contro le agenzie di immigrazione statunitensi. Il terrorismo contro Trump

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Un tragico episodio di violenza ha scosso Dallas, in Texas, dove un uomo armato ha aperto il fuoco contro un ufficio dell’U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE), uccidendo due persone fermate  e ferendone un terzo, prima di togliersi la vita. L’evento si inserisce in un quadro di crescenti tensioni e attacchi mirati contro le forze dell’ordine e, in particolare, contro le agenzie federali che si occupano di immigrazione.

I fatti: un attacco mirato

L’attacco è avvenuto nella mattina del 24 settembre, quando un cecchino, appostato su un tetto, ha sparato contro un pulmino senza insegne che trasportava delle persone fermate dall’ICE, appena arrivato alla struttura. Secondo fonti di polizia, il sospetto è un uomo bianco che si è suicidato con un colpo d’arma da fuoco alla testa prima che gli agenti potessero raggiungerlo.

  • Vittime: Due detenuti sono morti, un terzo è stato ferito. Nessun agente delle forze dell’ordine è rimasto ferito, ma non è chiaro se il cecchino avesse idea a chi stesse sparando.
  • Dinamica: Il tiratore ha aperto il fuoco da un edificio adiacente, prendendo di mira un veicolo dell’ICE, privo di insegne indentificative.
  • Conferme ufficiali: Il dipartimento di polizia di Dallas ha confermato l’accaduto tramite un post su X, mentre il Segretario del Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) Kristi Noem e il Vice Presidente JD Vance hanno condannato l’attacco, sottolineando il crescente rischio a cui sono esposti gli agenti federali.


La struttura dell’ICE a Dallas è un “field office”, ovvero un ufficio sul campo che serve principalmente per processare i detenuti prima del loro trasferimento in un centro di detenzione più grande. Nonostante non sia un centro di detenzione massiva, ha una capacità variabile e ospita decine di persone. Questo luogo è stato spesso teatro di proteste e manifestazioni, a dimostrazione del clima di forte polarizzazione sul tema dell’immigrazione negli Stati Uniti.

Reparto HSI dell’ICE

Il contesto: escalation della violenza

L’attacco non è un evento isolato. Da mesi, e in particolare nell’ultimo anno, si è assistito a un’escalation di violenza contro le agenzie federali di immigrazione:

  • Luglio 2025: Un ufficiale di polizia è stato ferito al collo durante un attacco a un centro di detenzione a Alvarado, in Texas.
  • Luglio 2025: Un uomo ha sparato contro agenti della Border Patrol a McAllen, sempre in Texas. L’aggressore è stato ucciso e sono state trovate armi nel suo veicolo.
  • Bomb threat: La portavoce del DHS Tricia McLaughlin ha dichiarato che un mese prima dell’attacco, era stato sventato un potenziale attacco dinamitardo nello stesso luogo.

Questi episodi sono visti da molti come il risultato di un clima di polarizzazione politica e di retorica anti-forze dell’ordine. Come ha sottolineato Jaeson Jones, ex funzionario delle forze dell’ordine del Texas, la polarizzazione e l’uso di una certa retorica possono innescare una pericolosa “escalation process” tra individui che si sentono giustificati nel commettere atti violenti. L’attacco di Dallas è, in questo senso, l’ultimo anello di una catena di violenza che ha come bersaglio le agenzie federali di immigrazione. Del resto se si definiscono gli agenti federali e gli oppositori politici come “Nazisti”, prima o poi qualcuno prende il fucile.

Agenti ICE in azione

Cos’è l’ICE?

L’U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) è un’agenzia federale statunitense che opera sotto l’egida del Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS). Il suo ruolo è duplice e spesso controverso:

  1. Immigrazione Enforcement and Removal Operations (ERO): Si occupa di far rispettare le leggi sull’immigrazione. Questo include l’arresto, la detenzione e l’espulsione di immigrati che si trovano negli Stati Uniti senza un’autorizzazione legale.
  2. Homeland Security Investigations (HSI): Conduce indagini su crimini transnazionali e minacce alla sicurezza nazionale.

A partire dall’amministrazione Trump, e con il susseguirsi di nuove politiche migratorie, l’ICE è diventata il centro di un dibattito politico e sociale molto acceso. L’agenzia, spesso percepita come il “braccio armato” delle politiche migratorie più severe, è stata oggetto di numerose proteste da parte di gruppi per i diritti civili e sostenitori dell’immigrazione. Questo clima di forte contestazione, a volte sfociato in atti di violenza, ha reso il lavoro degli agenti ICE particolarmente difficile e pericoloso.

Logo ICE

Domande e Risposte (Q&A)

1. Qual è la differenza tra l’attacco di Dallas e gli altri attacchi simili avvenuti di recente? A differenza di altri attacchi dove il bersaglio erano le forze dell’ordine in generale, l’attacco a Dallas sembra essere stato specificamente mirato contro un veicolo e degli individui associati all’ICE, confermando una tendenza a prendere di mira questa specifica agenzia. L’utilizzo di un cecchino e la posizione da cui ha sparato indicano una pianificazione attenta, a differenza di atti più impulsivi.

2. Perché l’ICE è diventato un obiettivo di attacchi così frequenti? L’ICE è al centro del dibattito sull’immigrazione e le sue azioni, in particolare le operazioni di espulsione, sono spesso viste come repressive. Questo ha generato un forte sentimento di opposizione, alimentato anche da una retorica politica polarizzata. Le proteste contro l’ICE, in alcuni casi, hanno superato i confini della legalità, sfociando in atti di violenza o minacce, come l’episodio di Dallas dimostra.

3. Questo attacco avrà conseguenze sulle politiche migratorie o sulla sicurezza interna degli Stati Uniti? È probabile che questo attacco rafforzi la posizione di chi sostiene la necessità di una maggiore protezione per le forze dell’ordine. Le dichiarazioni del Vice Presidente Vance e del Segretario del DHS Noem suggeriscono che l’amministrazione potrebbe aumentare le misure di sicurezza per gli agenti e le strutture federali. Il dibattito sulla sicurezza interna, già molto acceso, si arricchirà di un nuovo, tragico, elemento.

E tu cosa ne pensi?

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