Cultura
Guerra alle Sedie delle Nonne: in Spagna Scatta il Divieto di “Prendere il Fresco”. L’Ordine Folle che Scatena la Rivolta Popolare
Tempesta in Spagna dopo che una città ha tentato di vietare l’intramontabile tradizione di sedersi all’aperto. Scopri come una semplice sedia è diventata un simbolo di resistenza contro una burocrazia che sferra un attacco al buonsenso e alle tradizioni.

Una nuova, incredibile crociata sembra abbattersi sulle tradizioni più radicate del Sud Europa. Questa volta, nel mirino della furia regolamentatrice finisce un’usanza tanto semplice quanto vitale: quella di mettere una sedia fuori dalla porta di casa per “tomar el aire“, per prendere una boccata d’aria fresca e scambiare due chiacchiere durante la calura estiva.
In Spagna, un’ordinanza locale ha trasformato questo gesto di convivialità in un atto quasi criminale, scatenando una vera e propria insurrezione popolare che infiamma i social network.
La miccia è stata accesa a Santa Fe, in Andalusia, dove la polizia locale ha emesso un comunicato surreale attraverso il proprio account X (ex Twitter): «Sappiamo che mettere sedie o tavoli fuori dalla porta è una tradizione in molte città, ma la strada pubblica è regolamentata». Un avviso perentorio che invita i cittadini a “rimuoverli” per “rispetto e convivenza”.
Sabemos que sacar sillas o mesas a la puerta es tradición en muchos pueblos, pero la vía pública está regulada. Si la Policía pide retirarlas, hazlo por respeto y convivencia. Con civismo y sentido común no hay molestias. ¡Gracias por colaborar! pic.twitter.com/Qvr6CftpZS
— Policia Local (@PoliciaLocalSF) May 27, 2025
A rendere il tutto ancora più grottesco, il post era accompagnato dalla foto di sei anziane signore, sorridenti e serene, sedute proprio davanti a casa. L’immagine, invece di placare gli animi, ha avuto l’effetto di una bomba: in poche ore, il post ha raggiunto oltre 6 milioni di visualizzazioni, venendo travolto da una valanga di commenti indignati e sarcastici.
«Non siate così coraggiosi con gli abusivi», «Basta impunità per le nonne!». La rete si è trasformata in una fiumana in piena, un tribunale del popolo che ha processato e condannato senza appello quella che è stata percepita come una guerra insensata contro le persone più anziane e le loro abitudini innocenti.
Travolto dalla bufera, il sindaco di Santa Fe, Juan Cobo Ortiz, è stato costretto a una precipitosa marcia indietro, intervenendo in radio per tentare di calmare le acque. «Nessuno impedirà ai nostri anziani di uscire di casa, sederci e godersi l’aria fresca» , ha assicurato, specificando che l’ordinanza sarebbe in realtà rivolta a chi organizza “barbecue e feste” con musica e schiamazzi, disturbando chi ha diritto al riposo.
Una precisazione tardiva, che non cancella la percezione di un attacco frontale al buonsenso e a una socialità semplice e genuina. Una socialità che, dalle nostre parti, conosciamo bene: l’immagine delle nonne con le loro sedie, sentinelle silenziose delle nostre strade, è un’icona che resiste al tempo. Sono loro il vero social network, custodi di storie, ricette e consigli, ben più autentiche degli aforismi che affollano il web. E nessuna ordinanza, per quanto assurda, potrà fermarle.
In Spagna nelle grandi città l’occupazione del suolo pubblico è regolamentata, soprattutto per l’uso da parte di attività commerciali, come bar e ristoranti. A parte in qualche centro, che ha riconosciuto l’uso libero del suolo pubblico per la tradizionale attività di prendere il fresco, il grosso dei centri non ha norme ad hoc, per cui, potenzialmente, si apre la strada a tassare le sedie in strada.
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