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Sottomarini cinesi per il Pakistan: L’Ammiraglio canta vittoria, ma l’India prepara la propria rete ASW
La marina pakistana festeggia i nuovi sottomarini cinesi, ma gli analisti (e la marina indiana) smorzano l’entusiasmo: “Tecnologia di seconda fascia”. Ecco la reale situazione e lo scudo tecnologico che l’India ha preparato nell’Oceano Indiano.

Mentre la cooperazione navale tra Cina e Pakistan raggiunge nuovi traguardi, l’ammiraglio pakistano Naveed Ashraf celebra i progressi, ma dall’India (e da diverse analisi tecniche) arrivano segnali di scetticismo. La partita per il controllo dell’Oceano Indiano si gioca su un divario tecnologico che potrebbe essere più ampio di quanto sembri.
In una recente intervista esclusiva al Global Times, il Capo di Stato Maggiore della Marina pakistana ha annunciato che il primo lotto di sottomarini classe Hangor, frutto della cooperazione con Pechino, dovrebbe entrare in servizio operativo nel 2026. Il programma, siglato nel 2015, prevede la fornitura di otto sottomarini convenzionali: i primi quattro costruiti in Cina e gli ultimi quattro assemblati direttamente in Pakistan, presso il cantiere di Karachi.
Secondo l’ammiraglio Ashraf, il varo del secondo e terzo battello quest’anno rappresenta una “pietra miliare”. L’obiettivo non è solo militare, ma anche strategico: acquisire autarchia, favorire il trasferimento tecnologico e sviluppare le competenze locali.
La cooperazionefra i due paesi va oltre i sottomarini. Ashraf ha elogiato anche le fregate Type 054A/P, già in servizio e definite “tra i più avanzati combattenti di superficie”, che hanno rafforzato notevolmente le capacità multiruolo pakistane, specialmente nella difesa aerea e nella guerra antisommergibile (ASW). Queste piattaforme, sottolinea l’ammiraglio, sono cruciali per garantire la sicurezza delle linee di comunicazione marittima nell’Oceano Indiano, incluse quelle vitali per il CPEC (il Corridoio Economico Cina-Pakistan).
La visione futura è chiara: la partnership con la Cina, definita “un partner fidato nel viaggio di modernizzazione”, si espanderà a intelligenza artificiale, sistemi unmanned (droni) e ricerca. Le esercitazioni congiunte, come la serie “Sea Guardians”, servono a cementare questa “prospettiva strategica condivisa”.
La doccia fredda indiana: “Sottomarini di seconda fascia”
Fin qui l’entusiasmo pakistano. Esiste, tuttavia, una contro-narrazione, apparentemente condivisa dalla vicina India, che dipinge un quadro molto diverso.
Pare che New Delhi non sia affatto intimorita da questa innovazione, anzi, ritenga che i nuovi sottomarini pakistani possano essere considerati obsoleti ancor prima di entrare in linea.
Il punto dolente? I sottomarini classe Hangor sono basati sul modello S26, una versione pensata specificamente per l’esportazione. Sebbene dispongano di sistemi AIP (Air-Independent Propulsion) per una maggiore autonomia subacquea, le critiche si concentrano su diversi aspetti:
- Design datato: Si tratterebbe di un progetto cinese non di primo pelo.
- Scarsa silenziosità: Le specifiche per l’export mancherebbero di quelle avanzate capacità di riduzione del rumore che sono fondamentali per la sopravvivenza di un sottomarino moderno.
- Integrazione sensori: L’integrazione dei sensori non sarebbe all’altezza degli standard attuali.
In sintesi, l’accusa è che il Pakistan stia ricevendo “piattaforme di seconda fascia“. Questi S26 non sarebbero paragonabili ai sottomarini avanzati che la Cina riserva per la propria marina, e da cui dovrebbero derivare, (la classe Type 039A Yuan), noti per la loro discrezione acustica e capacità di guerra in rete. Il risultato è che questi nuovi battelli difficilmente potrebbero sopravvivere contro una robusta rete ASW (Anti-Submarine Warfare) indiana.
Lo scudo indiano: un ecosistema ASW multi-livello
Ed è proprio qui che l’India ritiene di avere il vantaggio decisivo. Negli ultimi anni, la Marina indiana ha costruito uno degli “scudi” anti-sommergibile più avanzati al mondo, un sistema multi-dimensionale che combina piattaforme aeree, di superficie e subacquee.
Questo ecosistema si basa principalmente su:
- Piattaforme aeree (Lungo raggio): Il fiore all’occhiello è il Boeing P-8I Poseidon, un aereo da pattugliamento marittimo a lungo raggio dotato di boe sonar, rilevatori di anomalie magnetiche (MAD) e missili Harpoon.

- Elicotteri: Gli elicotteri MH-60R Seahawk, acquisiti dagli Stati Uniti, offrono una flessibilità ASW senza pari e capacità di risposta rapida.
- Navi di superficie (Altura): Le corvette indigene della classe Kamorta, equipaggiate con sonar a scafo e sistemi a cortina trainata (Towed Array), progettate specificamente per dare la caccia ai sottomarini.
- Navi di superficie (Costiera): Una nuova flotta di “Anti-Submarine Warfare Shallow Water Crafts” (ASW-SWC), come la INS Arnala e la recente INS Ajay. Queste unità sono ottimizzate per le acque litoranee, dotate di sonar avanzati e armate con siluri leggeri e razzi anti-sottomarino.
Mentre il Pakistan celebra la sua modernizzazione navale, spinta da Pechino, l’India risponde ostentando uno scudo tecnologico sofisticato (costruito con asset americani e indigeni). Nell’Oceano Indiano è in corso una partita a scacchi dove la silenziosità di un sottomarino da esportazione si scontra con la capacità multi-livello di chi gli dà la caccia.
Domande e risposte
Cosa sono esattamente i sottomarini classe Hangor?
Sono una classe di otto sottomarini d’attacco convenzionali (non nucleari) che il Pakistan sta acquisendo dalla Cina. Si basano sul modello cinese S26, destinato all’esportazione, e sono dotati di tecnologia AIP (Air-Independent Propulsion), che consente loro di rimanere immersi più a lungo rispetto ai sottomarini diesel-elettrici tradizionali. Il progetto prevede un importante trasferimento tecnologico, con quattro battelli costruiti direttamente nei cantieri pakistani di Karachi, con l’obiettivo di aumentare l’autosufficienza industriale del Pakistan.
Perché gli analisti ritengono che questi sottomarini siano “di seconda fascia”?
Le critiche si basano sul fatto che la classe Hangor (basata sull’S26) è un modello da esportazione, e non l’avanzata classe Type 039A (Yuan) che la Marina cinese utilizza per sé. Si ritiene che il modello S26, pur moderno, abbia un design “legacy” con capacità di riduzione del rumore (silenziosità) e integrazione dei sensori inferiori rispetto ai più moderni standard occidentali o russi. In un ambiente saturo di sensori ASW (Anti-Submarine Warfare), un sottomarino “rumoroso” è un sottomarino facile da localizzare e neutralizzare.
Qual è la strategia di difesa dell’India contro questi sottomarini?
L’India non punta su una singola arma, ma su un “ecosistema” ASW multi-strato. In cielo, utilizza gli aerei Boeing P-8I Poseidon, considerati i migliori cacciatori di sottomarini al mondo, e gli elicotteri MH-60R Seahawk. In superficie, ha corvette specializzate (classe Kamorta) per l’oceano aperto e navi più piccole (classe Arnala) per le acque costiere. Questa rete di sensori aerei e navali, che operano insieme, è progettata per rilevare, tracciare e ingaggiare qualsiasi sottomarino nemico molto prima che possa diventare una minaccia.












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