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Sorpresa: la flessibilità lavorativa è molto peggio per le famiglie

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Il lavoro flessibile? Molto peggio per le famiglie!!! Questo afferma una ricerca tedesca dell’Istituto Boeckler ripresa da  World Economic Forum, per cui tutte le riforme fatte per “Flessibilizzare” il lavoro, permettere a padri e madri di essere più presenti a casa, o addirittura introdurre il telelavoro peggiorano, non migliorano la qualità della vita.

questo risultato paradossale deriva dal comportamento di uomini e donne quando si trovano ad affrontare un lavoro a tempo parziale, o a casa. Infatti queste persone tendono comunque a completare i propri compiti, per cui, anche se non remunerati, compiono una certa quantità di straordinari pari a sei ore in media per gli uomini ed un’ora per le donne alla settimana. Il risultato è che la flessibilità del lavoro non viene a dare più tempo agli uomini per curare le  questioni famigliari ed aiutare le donne, anzi, paradossalmente, il risultato è l’opposto.

 

Un risultato paradossale, che dovrebbe far ripensare a tante norme messe a punto per dare, in teoria,un aiuto alle famiglie. La soluzione migliore di bilanciamento vita lavorativa – vita famigliare viene raggiunta dagli olandesi, di cui solo lo 0,5% lavora più di 50 ore alla settimana. Quella forse peggiore dai turchi, dove il 12,5% lavora più di 50 ore. Anche gli americani, che non hanno distacchi famigliari pagati, lavorano al 10% oltre le 50 ore ed a voce si dicono disponibili a scambiare paghe più contenute con più tempo libero. In questo caso però il problema è legato all’alto carico di debito personale.

 

 

 

 


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