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Soros perde un miliardo scommettendo contro Trump di Marcello Bussi

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Mai lasciarsi accecare dal furore ideologico. A maggior ragione se il tuo mestiere è quello di investire in borsa. Secondo il Wall Street Journal, il finanziere George Soros ha perso quasi un miliardo di dollari a seguito del rally azionario seguito all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Soros ha massicciamente finanziato la campagna elettorale di Hillary Clinton e ha previsto catastrofi in caso di vittoria di Trump. Evidentemente le sue decisioni di investimento sono stati coerenti con questa visione del mondo. Ed è andato a schiantarsi contro un muro.

Nessuno si angosci, Soros può reggere anche a una perdita del genere, visto che il Soros Fund Management gestisce un patrimonio famigliare di 30 miliardi di dollari La sua leggenda è nata nel 1992 quando, scommettendo contro la lira e la sterlina, in un giorno guadagnò 1 miliardo di dollari. Curisoamente, il suo vice di allora, Stanley Druckenmiller, che ora lavora per proprio conto, ha puntato sul rialzo di Wall Street a seguito dell’elezione di Trump. Le fonti del Wall Street Journal non hanno detto quanto abbia guadagnato, ma la sua è stata una scommessa vincente. Evidentemente, al contrario del suo mentore, ha analizzato con freddezza e correttamente la situazione senza lasciarsi prendere dalla partigianeria. Non era infatti difficile prevedere un rialzo delle borse, visto che il programma di Trump prevede una deregulation finanziara, tagli alle tasse e massicce spese infrastrutturali volte ad alimentare la crescita economica.

D’altra parte è comprensibile che Soros abbia sbagliato in modo così clamoroso. I complottisti, e non solo loro, indicano in lui il vero leader dei globalisti, che con l’elezione di Trump sono stati sconfitti dai nazionalisti. Il nemico assoluto per Soros è poi quella Russia con cui il presidente eletto vuole fare accordi, o almeno mettere fine al clima da Guerra Fredda risuscitato dall’amministrazione Obama. Resta il fatto che la furia ideologica è spesso incompatibile con la capacità di fare buoni investimenti. Sarà interessante verificare quanti altri protagonisti della finanza abbiano preso una cantonata come quella di Soros perché orripilati dal personaggio Trump.

Marcello Bussi, milanofinanza.it 12 gennaio 2017


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