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Sondaggi italiani: cosa dicevano quelli del febbraio 2018? Ovvero la libertà dei numeri

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Stimolato da un paio di persone molto intelligenti e soprattutto pratiche, sono andata a vedere gli ultimi sondaggi del febbraio 2018, a circa un mese dalle elezioni. Facendo la ricerca sono capitato su un articolo molto interessante pubblicato all’epoca da Panorama e che qui ripropongo con anche il link

I dati di media Youtrend erano:

  • M5S: 28,0%
  • Pd: 22,8%
  • Forza Italia: 16,4%
  • Lega: 13,4
  • Liberi e uguali: 5,7%
  • Fratelli d’Italia: 4,6%
  • Altri centrosinistra: 4,5%
  • Altri centrodestra: 2,3%

I risultati furono i seguenti

 

Il PD venne clamorosamente sopravvalutato, M5S e Lega sottovalutati. Con il vantaggio che quella era comunque una elezioni che seguiva una traccia fissata precedentemente, solo con un po’ di novità portata dalla crescita del MoVimento 5 stelle. Se dovessimo valutare la normale sopravvalutazione del PD, che avviene in quasi tutti i sondaggi, ci troveremo di fronte comunque ad una situazione politica completamente diversa da quella che prospettano i vari talk show.

Il problema delle valutazioni è legato da un lato, probabilmente, a campioni non affidabili, dall’altro all’astensione. Poi pare ci sia sempre una sorta di pregiudizio sinistrorso in chi commissiona i sondaggi. Quindi ci sono talk show e giornali mainstream che parlano solo di aria fritta. Senza considerare che elezioni locali e nazionali sono due universi diversissimi.

I risultati, quelli veri, li conosceremo solo la mattina del 26 settembre. Quello di cui si scrive ora son solo numeri al vento.

 

 

 

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