Seguici su

GermaniaPolitica

Sondaggi Germania: AfD inarrestabile al 27%, nuovo record. La Grosse Koalition sprofonda al 38,5%

Germania, la Grosse Koalition crolla al 38,5%. L’AfD vola al 27% e diventa il primo partito. Un disastro annunciato dalle politiche del governo Merz

Pubblicato

il

Doveva essere la legislatura della “stabilizzazione”. Dopo il caotico e litigioso governo “Semaforo” (SPD-Verdi-FDP) terminato a febbraio, la nuova Grosse Koalition (GroKo) tra CDU/CSU e SPD avrebbe dovuto rimettere la Germania in carreggiata. I risultati, almeno a giudicare dai sondaggi, sono l’esatto opposto.

L’ultimo sondaggio condotto dall’istituto Insa per Bild (17-20 ottobre), riportato dal Welt,  non è un avvertimento, ma un terremoto politico che conferma un trend ormai strutturale: i partiti tradizionali tedeschi sono in caduta libera, mentre le alternative guadagnano consensi a livelli mai visti.

AfD primo partito, la GroKo non governa il popolo

Il dato più eclatante è il nuovo record storico di Alternative für Deutschland (AfD). Il partito sale ancora di mezzo punto percentuale, attestandosi a un incredibile 27%. Non solo è un record, ma consacra l’AfD come primo partito tedesco, superando stabilmente l’Unione (CDU/CSU), e anche con un certo distacco.

E i partiti di governo? Un disastro.

La CDU/CSU del Cancelliere Merz perde un altro mezzo punto e scende al 24,5%. I democristiani si trovano ora secondi, staccati di 2,5 punti dall’AfD.

I loro partner di coalizione, i socialdemocratici della SPD, sono immobili al 14%.

La fredda matematica è impietosa: l’attuale coalizione “Rosso-Nera” che governa la Germania totalizza, messa insieme, appena il 38,5% dei consensi. Si tratta, come nota lo stesso istituto di sondaggi, del peggior risultato per una Grosse Koalition negli ultimi sei anni. Un dato peggiore (38%) si vide solo brevemente nell’estate del 2019, poco prima della fine del governo Merkel. In pratica, il governo che doveva “salvare” la Germania dal caos del Semaforo, gode di una fiducia ancora minore dei suoi predecessori.

La frammentazione tedesca: i partiti minori

Se i partiti di governo piangono, quelli che furono i loro predecessori non ridono. La dissoluzione del “Semaforo” ha lasciato macerie.

I Verdi, scesi dal treno del governo a febbraio, continuano la loro discesa, perdendo un altro 0,5% e attestandosi all’11%. Sembra lontanissima l’epoca in cui ambivano alla Cancelleria.

Peggio ancora va ai liberali della FDP: fermi al 4%, sarebbero attualmente fuori dal Bundestag, non superando la soglia di sbarramento del 5%. La loro linea rigorista e pro-mercato, evidentemente, non paga.

Interessante la situazione a sinistra. Die Linke (la sinistra tradizionale) recupera mezzo punto e agguanta i Verdi all’11%. Ma la vera novità è il BSW, il partito fondato da Sahra Wagenknecht, che unisce posizioni economiche socialiste a una linea “conservatrice” sui temi sociali e, soprattutto, pacifista in politica estera. Il BSW cresce dello 0,5% e arriva al 4,5%, a un soffio dalla soglia di sbarramento.

Il quadro che emerge è quello di una Germania politicamente irriconoscibile, con un centro imploso e alternative (a destra l’AfD, a sinistra BSW/Linke) che, insieme, raccolgono quasi il 43% dei voti.

I risultati del sondaggio in sintesi

Ecco la situazione fotografata da Insa (2.006 intervistati):

PartitoPercentualeVariazione
AfD (Alternative f. D.)27%(+0,5)
CDU/CSU (Unione)24,5%(-0,5)
SPD (Socialdemocratici)14%(=)
Verdi11%(-0,5)
Die Linke (La Sinistra)11%(+0,5)
BSW (Bündnis S. Wagenknecht)4,5%(+0,5)
FDP (Liberali)4%(=)
Altro4%(-0,5)

Questi risultati sono, in fondo , il risultato del fallimento delle politiche della Grosse Koalitione, basate su grandi investimenti poco produttivi, debito e riarmo militare. Merz non risce a risolvere i problemi economici e a garantire la crescita, schiacciato da normative demenziali nazionali ed europee da un lato, la concorrenza industriale cinese e i dazi USA. La sua non soluzione non riesce a convincere i tedeschi.

La figura e la politica di Trump stanno schiacciando la Germania

Domande e Risposte sul testo

1) Perché l’AfD continua a crescere nonostante la Grosse Koalition?

La crescita dell’AfD sembra essere strutturale e non un semplice voto di protesta passeggero. La Grosse Koalition (CDU+SPD) è percepita da molti elettori non come una soluzione, ma come la continuazione delle stesse politiche fallimentari del precedente governo “Semaforo”. Temi come l’economia stagnante, la gestione della crisi energetica e l’immigrazione rimangono centrali. L’AfD si posiziona come l’unica vera opposizione a quello che viene visto come un “blocco unico” dei partiti tradizionali, intercettando una profonda sfiducia verso l’establishment di Berlino.

2) Cosa significa questo risultato per la Grosse Koalition (CDU/SPD)?

Significa che l’attuale governo è politicamente delegittimato. Con un supporto combinato del 38,5%, la coalizione guidata da Merz non ha la maggioranza dei consensi nel Paese. Questo dato è il peggiore degli ultimi sei anni e segnala il fallimento dell’operazione “stabilità” iniziata a febbraio. La CDU, in particolare, perdendo il primato a favore dell’AfD, entra in una crisi di identità profonda, non riuscendo più a porsi come il partito “guida” della Germania.

3) I partiti del vecchio governo “Semaforo” (Verdi e FDP) sono finiti?

Sono in gravissima difficoltà. I Verdi (11%) sono lontani dai loro massimi e sembrano pagare il prezzo delle politiche, spesso impopolari, implementate quando erano al governo. La FDP (4%) è attualmente al di sotto della soglia di sbarramento del 5% e rischierebbe l’irrilevanza politica, sparendo dal Bundestag. Gli elettori sembrano aver punito severamente l’intera esperienza del “Semaforo”, e il ritorno all’opposizione (o all’extra-parlamentarismo per la FDP) non sta, per ora, premiando questi partiti.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento