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Social, censura e fact checker: errori e soprusi dei social media

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Inutile farsi illusioni: la libertà di parola è ogni giorno schiacciata e messa in dubbio. Le armi con cui i soliti poteri marci, social media inclusi, cercano di cancellarla e di piegarla possono essere riassunti in:

  1. Pagando la stampa mainstream,  e sappiamo che la burocrazia ha pagato 386 milioni alla stampa italiana;
  2. tagliando le risorse ai siti indipendenti, come fanno FB e Google con la pubblicità;
  3. cancellando figure prominenti dai social, o limitandone l’accessibilità;
  4. usando i “Fact checker” tizi nominati dai poteri stessi, o da loro collusi, per dire che è “Buono” e chi è cattivo.

Curiosamente questa chiusura di 2021 ci ha portato notizie ed esempi di tutti questi strumenti di censura, creati per far si che voi non pensiate con la vostra testa. Ieri, appunto, la notizia del 386 milioni alla stampa, poi l’elenco, degno della quinta elementare, di “buoni e cattivi” fatto da tizi che si sono autonominati autorità. Poi due notizie che vi diamo ora, riguardanti Facebook e Twitter.

Martedì un gruppo di “Fact Checker” di Facebook ha ammesso di aver segnalato erroneamente un articolo della rivista Reason dove si indagava sull’efficacia delle mascherine portate a scuola nel controllare o meno la diffusione del Covid-19

Science Feedback, un’organizzazione di “Fact Checker”, con qualifiche ignote, che  collabora con Facebook, ha segnalato un articolo di Reason su Facebook scritto da Robby Soave intitolato “Lo studio che ha convinto il CDC a supportare i mandati delle maschere nelle scuole è spazzatura scientifica“.

L’organizzazione aveva affermato che l’articolo conteneva “informazioni false, verificate da verificatori di fatti indipendenti” e il suo autore ha ricevuto un disclaimer in cui si affermava che “le pagine e i siti Web che pubblicano o condividono ripetutamente notizie false vedranno ridotta la loro distribuzione complessiva e saranno limitati in altri modi, ” Una specie di preavviso alla chiusura che vi arriva nonostante tutto. Peccato che in questo caso l’articolo fosse coerente con un altro pubblicato su The Atlantic, che, con lo stesso tono, confermava come l’uso delle mascherine aumentasse, non riducesse, il rischio di ammalarsi di covid a scuola. Solo che l’altro articolo non aveva avuto nessuna censura da parte di Facebook! Il Fact Checker di FB, in questo caso, è stato costretto a cancellare la recensione e a scusarsi con Reason. un caso su un milione!

Nel frattempo, senza nessun preavviso o contestazione diretta, Twitter ha sospeso l’account del dottor Robert Malone, uno dei ricercatori sul mRNA , che ha contribuito alla creazione del vaccino mRNA, ma che recentemente si è rivelato piuttosto scettico sul suo uso e sulla sua utilità. La sua colpa? Probabilmente quella di essere stato troppo contrario al vaccino e vocale nelle sue affermazioni.

La Libertà è garantita solo quando questa è allineata con il potere. Altrimenti siete solo “Non affidabili”…

 

 

 


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