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Euro crisis

L’Italia ospita più ordigni nucleari USA di tutti gli altri paesi europei messi assieme: Roma verrà salvata da Washington?

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Precisamente in questi minuti il primo ministro italiano, conte Paolo Gentiloni Silveri, sta incontrando il Presidente degli Stati Uniti d’America. Momento perfetto per enfatizzare alcuni concetti fondamentali.

Poche considerazioni, stringate: va ricordato come l’Italia ospiti il maggior numero di ordigni nucleari americani di qualsiasi altro paese EU. In più, ospita anche il più grande deposito di armi convenzionali (Camp Darby) fuori dai confini USA, la sede della flotta del mediterraneo, l’unico Muos fuori dagli States, basi logistiche, di supporto, Ecc. Ecc.
Insomma, il Belpaese è parte integrante della Difesa strategica statunitense.

Parallelamente in EU esiste un paese che è stato più di ogni altro alla base dei problemi che gli USA hanno avuto nel loro dominio globale quanto meno negli ultimi 9 anni (dominio non solo economico), soprattutto in Europa e vicino oriente: questo paese si chiama Germania.
Parlo del 2008 quando fu proprio Berlino a bloccare l’annessione alla NATO dell’Ucraina, cosa ormai fatta grazie agli sforzi di G.W. Bush durante i suoi 8 anni di presidenza (lo sforzo tedesco era finalizzato a mantenere integro e disponibile il proprio lebensraum prospettico ad est, ndr). O degli accordi sottobanco con Erdogan per mettere alle strette la Grecia su impulso (ed interesse) appunto tedesco ogni qual volta Atene cercava di sottrarsi all’austerità euroimposta, minacciando o invasioni militari o invasioni dai migranti, cosa che si è poi concretizzata con il pagamento di miliardi di euro versati dall’intera EU, da almeno 10 anni l’obiettivo di Berlino è sempre e solo quello di tenere vivo l’euro da cui trae immensi vantaggi.
E che dire del doppiogiochismo nei rapporti con la Russia, ricordiamo il raddoppio del Nord Stream.
O la contrarietà tedesca e francese nei confronti della spedizione USA in Iraq del 2004 a cui l’Italia contribuì attivamente…

Nei rapporti sempre tesi con l’EU tedesca oggi l’Italia paga, oltre alla cooptazione agli interessi germanici di mezza classe politica italiana e di tre quarti della sua elite economica, l’eccessiva vicinanza strategica agli USA, con Bruxelles – indirizzata da W. Schauble in rappresentanza della casta degli esportatori tedeschi, ndr – che continua ad imporre inutile ed anzi nefasta austerità con l’unico fine di annientare non solo economicamente ma anche socialmente (e moralmente) non solo il più grande alleato USA non anglosassone in Europa ma anche il più grande competitore manifatturiero della Germania.

Dico io, a quando la comprensione lato statunitense sulla necessità di ridimensionare Berlino nel suo ruolo (autoimposto) a capo dell’EUropa in quanto, oltre alla competizione commerciale ed economica all’impero a stelle e strisce, esiste l’ormai dichiarata volontà germanica di sostituirsi agli USA al comando dell’EUropa, anche a livello militare? Non passa settimana che sulla stampa tedesca non venga discussa la di fatto necessità di dotarsi di armi nucleari.

E se Berlino – senza dire nulla – le testate atomiche fatte in casa ce le avesse già belle che pronte? Per inciso, sarebbe a termine una Nord Korea al cubo, credete a me….

A buon intenditore.

MD


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