Attualità
SIAMO ALLE PORTE DI UNA NUOVA CRISI FINANZIARIA ?
L’inizio del 2016 abbiamo avuto un andamento delle borse estremamente negativo….
Guardiamo SP 500 americano.
Milano 30 gg
Shanghai 30 GG
In generale l’andamento azionistico del 2016 è stato pessimo. Si prepara una nuova crisi finanziaria mondiale ?
Prima di tutto analizziamo dei dati, forniti da Zerohedge, relativi all’andamento del debito complessivo USA
La ripresa negli USA vi è stata sicuramente, ma si tratta di una ripresa legata ancora alla crescita del debito, e sappiamo che la crescita del debito significa anche una maggiore fragilità del sistema economico.
In questo caso a favorire la crescita del debito vi sono delle forme innovative, slegate dal mercato immobiliare, come i prestiti studenteschi.
Comunque anche i classici mutui ipotecari non si sono tenuti indietro. Preoccupante soprattutto la crescita del mutuo in rapporto al valore degli immobili.
Un elemento preoccupante è la crescita del valore relativo dei mutui rispetto a quello degli immobili. Questo significa che il margine di garanzia degli immobili si sta riducendo. In caso di insolvenza e di evizione sarà più difficile per la banca riuscire a coprire il mutuo concesso.le sue perdite potrebbero essere anche più alte di quelle del 2007.
Quindi abbiamo :
a) una moderata crescita economica, che comunque ha dato dei segnali positivi soprattutto come calo della disoccupazione e , nell’ultima fase, anche una modesta crescita dei salari;
b) Una crescita dell’attività industriale che nell’ultimo trimestre ha visto una stagnazione, per cui la crescita occupazione è solo nei servizi.
c) una crescita esponenziale nel debito, con un aumento dei debiti rischiosi.
Arriviamo quindi a dicembre: la FED aumenta i tassi, ritenendo che il momento sia quello corretto. Purtroppo la crescita, soprattutto come crescita industriale, non era più quella dell’inizio dell’anno. Come sempre questioni politiche han fatto si che la politica monetaria ed economica venga ad avere una tempistica non adatta: la stretta sui tassi è arrivata tardi, su un sistema già indebolito. Questo, unito ad una serie di fattori di carattere esterno (crisi materie prime , rallentamento Cina, BRIC in difficoltà , Europa che non cresce) può portare ad una crisi del mercato borsistico e dell’economia reale americana.
Del resto alcuni segnali ci sono… non positivi. sempre da Zerohedge:
questo è l’indice SP su base mensile, ventennale. Vediamo le 3 grandi bolle (.com , 2007 ed attuale), e vediamo come corrispondano, o vengano accentuate, da cattive politiche temporali monetarie della FED.
- 1998 riduzione dei tassi+ euforia per internet = bolla che salta con l’aumento dei tassi del 2000;
- 2001 calo dei tassi . Bolla immobiliare e dei derivati. 2007 aumento tassi e crisi.
- dal 2008 a 2015 ZIRP (zero interest rate policy). Dicembre 2015 innalzamento tassi e crisi MP…..
Cosa accadrà ora ? Alcuni segnali sono negativi (li abbiamo presentati ora), ma per ora tiene il mercato del lavoro USA. Potrebbe essere solo una fluttuazione… oppure no
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