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Euro crisis

SI PUO’ FARE CAUSA ALLA TROJKA (di C . A. Mauceri)

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Troika

 

 

“Chiedere i danni alla Troika [il gruppo costituito da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea, n.d.r.] è possibile in termini di principio quando i diritti fondamentali di un individuo sono stai violati”. A pronunciare queste parole pesanti come un macigno al punto da poter far franare tutto il sistema finanziario che, fino ad oggi, ha dettato legge nell’UE, è stata la Corte di Giustizia Europea (European Court of Justice, ECJ).

La decisione, riportata dal network di informazione EurActiv, è stata presa a seguito della denuncia presentata dopo quanto è avvenuto a Cipro nel 2013: allora il governo cipriota decise di trasformare in realtà quello che molti altri legiferato ma non attuato e attinse ai depositi dei correntisti privati superiori ai 100 mila euro per ricapitalizzare la banca nazionale, la Bank of Cyprus. Lo fece sulla base delle indicazioni della Troika che minacciò, se non lo avesse fatto di limitare l’accesso del paese allo European Stability Mechanism.

Una imposizione che on è piaciuta ad alcuni investitori che hanno fatto causa alla Bce e alla Commissione Ue. La loro istanza, come era facile prevedere, è stata respinta, ma “Sebbene i giudici i giudici della ECJ abbiano respinto le istanze presentate affermando che la stabilizzazione del sistema bancario (cipriota, ndr) fosse nel comune interesse della UE”, la Corte ha comunque sostenuto che “chiedere i danni alla Troika è possibile in termini di principio quando i diritti fondamentali di un individuo sono stai violati”.

Una dichiarazione, quella della ECJ, che potrebbe aprire le porte a una serie di ricorsi. Il rischio è che si scateni una corsa a intentare cause davanti alla corte Ue da parte di molti cittadini europei: a lanciare l’allarme è stato Sven Giegold, eurodeputato verde tedesco. A cercare di frenare la corsa è stato il giurista Andreas Fischer-Lescano che ha affermato che i giudici potranno prendere in considerazione solo le cause da parte dei cittadini in grado di dimostrare una concreta violazione dei diritti fondamentali.

E visto ciò che sta accadendo in moli paesi europei, primo fra tutti l’Italia, è prevedibile attendersi una valanga di ricorsi. La palla quindi passerà nelle mani dei giudici: a loro spetterà decidere se effettivamente i tre enti (nessuno dei quali (è bene ricordarlo eletto dai cittadini) hanno preso le loro decisioni (e le hanno poi imposte a tutti i paesi europei) per il bene dei paesi dell’Ue o per altri motivi…

C.Alessandro Mauceri


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