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SI ALLARGA LO SCANDALO MORITOMO IN GIAPPONE.

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Cari amici,

l’anno scorso , prima delle elezioni, Abe fu scosso da uno scandalo collegato alla scuola Moritomo, che il primo ministro avrebbe agevolato con concessioni terriere basate su documenti alterati e falsificati.  Lo scandalo sembrava superato , ma venerdì scorso l’agenzia di stampa Nikkei ha pubblicato la notzia secondo la quale il primo ministro Shinzo Abe era a conoscenza delle falsificazioni sui documenti ben prima che questi divenissero pubblici.

Questo innescato un’ondata di richieste di dimissioni da parte dell’opposizione, anche perchè il documento corretto è stato reso disponibile solo il 12/3, mentre era a conoscenza del governo dal 5/3. Ricordiamo che lo scandalo Moritomo Gauken riguarda una scuola facente capo ai nazionalisti buddisti  e con legami sia con Abe sia con sua moglie   e che ha ottenuto un un appezzamento di terra in vendita ad un prezzo particolarmente di favore.

I documenti in questione non solo sono stati forniti al parlamnto in ritardo, ma le correzioni ed alterazioni nei documenti sono particolarmente gravi e, ad esempio, riguardavano la cancellazione del nome della moglie del primo ministro Akie Abe, ed il suo ruolo nella definizione del prezzo di vendita alla Moritomo.

Lo scandalo poi si sta allargando anche a seguito del suicidio di un funzionario del ministero delle finanze di Tokio che avrebbe lasciato un biglietto di scuse per essere stato costretto a falsificare i documenti! 

Ora il problema diventa politicamente scottante ed alla fine gira attorno ad una questione: si è trattato di un’iniziativa dei burocrati del ministero delle finanze o Abe ed altri personaggi governativi erano a conoscenza delle manipolazioni ? 

Per ora non ci sono prove di un coinvolgimento diretto del primo ministro o del ministro delle finanze, ma le richieste di dimissioni proseguono molto vivaci e si faranno ancora più intense dopo che l’approvazione della legge di bilancio 2018 permetterebbe un cambio ai vertici del governo.

Nel frattempo lo stesso Abe , come Trump , riesce a fare dei disastri ed i suoi “Like” su facebook, a tutti i post critici verso l’opposizione sono stati giudicati non opportuni.

Il ministro delle finanza sta cercando di nascondere lo scandalo affermando che nessun funzionario ha agito per soddisfare i desideri, pure inespressi, di Abe  e famiglia. Per ora la popolazione giapponese fa finta di credergli, anche perchè soddisfatta del momento economicamente favorevole.

 

 


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