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Shutdown USA: Trump alza la posta e minaccia licenziamenti di massa

Shutdown USA: 750.000 lavoratori a rischio e la minaccia di licenziamenti di massa da parte di Trump. Ecco cosa sta succedendo e quali servizi si fermano.

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Lo shutdown del governo federale americano è ufficialmente iniziato, ma la vera notizia, quella che agita i palazzi di Washington, è un’altra: l’amministrazione Trump ha minacciato di avviare licenziamenti di massa dei dipendenti federali “entro un giorno o due”. Una mossa che trasforma il classico braccio di ferro sul bilancio in una partita a scacchi ad altissima tensione.

Il direttore dell’Ufficio di Gestione e Bilancio (OMB), Russ Vought, ha comunicato la linea dura ai Repubblicani della Camera durante una telefonata privata. Non solo si rischiano i posti di lavoro, ma i fondi starebbero per esaurirsi anche per programmi cruciali come il WIC, che fornisce assistenza nutrizionale a madri e bambini a basso reddito, e persino per gli stipendi dei militari in servizio attivo.

Come se non bastasse, per aggiungere un po’ di pepe politico, Vought ha fatto sapere che miliardi di dollari destinati a progetti infrastrutturali per lo stato di New York – guarda caso, lo stato dei due leader democratici al Congresso – sono attualmente “in fase di revisione”. Un avvertimento neanche troppo velato.

Il solito gioco delle parti, ma con una posta più alta

Alle 12:01 di questa mattina, il governo federale ha esaurito i fondi, dando il via al primo shutdown dal 2019. La situazione attuale vede circa 750.000 lavoratori federali in congedo non retribuito (il cosiddetto furlough), mentre i dipendenti considerati “essenziali” sono costretti a lavorare, per ora, senza stipendio.

La storia insegna che gli shutdown raramente portano a vittorie politiche schiaccianti. Sia il tentativo repubblicano del 2013 di smantellare l’Obamacare, sia quello democratico del 2018 sulla questione dei DACA (i figli di immigrati irregolari), si sono conclusi con un nulla di fatto e tanta frustrazione.

Questa volta, lo scontro si è arenato su due visioni opposte:

  • I Repubblicani proponevano una risoluzione di spesa “pulita” per finanziare il governo fino a novembre.
  • I Democratici hanno preteso di legare i fondi a un’estensione dei sussidi dell’Affordable Care Act (Obamacare) e al blocco dei tagli a Medicaid.

Entrambe le proposte sono state respinte, lasciando il governo paralizzato. I Democratici accusano Trump di non voler negoziare, mentre i Repubblicani sostengono che non si possa trattare “con l’ostaggio del governo federale sul tavolo”.

Intanto le probabilità di un’apertura a breve termine sono basse, e su Polymarket il 41% scommette su una durata dello Shutdown superiore ai 15 giorni:

Quali sono gli impatti concreti dello shutdown?

La minaccia dei licenziamenti è la novità più dirompente, ma gli effetti dello stallo sono già tangibili in molti settori. Ecco un quadro della situazione:

  • Forza Lavoro Federale: Milioni di persone tra dipendenti diretti e appaltatori sono senza stipendio. Gli ispettori alimentari e i ranger dei parchi sono tra le categorie più colpite.
  • Parchi Nazionali e Viaggi: I parchi sono tecnicamente aperti ma in gran parte privi di personale. I servizi essenziali di FAA (aviazione civile) e TSA (sicurezza aeroportuale) continuano, ma i dipendenti non vengono pagati.
  • Difesa e Militari: Oltre un milione di soldati lavora senza paga. I nuovi contratti sono bloccati e le cure mediche non urgenti nelle strutture militari sono posticipate.
  • Sanità: I pagamenti di Medicare e Medicaid continuano, ma gran parte del personale di agenzie come NIH (ricerca) e CDC (prevenzione) è a casa, con un forte rallentamento della ricerca biomedica e dei programmi di prevenzione. La FDA (Food and Drug Administration) ha ridotto le ispezioni.
  • Sicurezza Alimentare e Nutrizione: Gli ispettori delle carni del USDA sono al lavoro ma non retribuiti. Il programma WIC, come detto, rischia di esaurire i fondi a giorni.
  • Economia e Finanza: Il Bureau of Labor Statistics ha confermato che non pubblicherà l’atteso rapporto sull’occupazione questa settimana, un dato cruciale per i mercati. SEC e CFTC (gli enti di vigilanza finanziaria) operano con personale ridotto all’osso.
  • Sicurezza Informatica: Due terzi del personale della CISA, l’agenzia per la cybersecurity, è in congedo. Solo le operazioni critiche sono attive.

La strategia dell’amministrazione Trump sembra chiara: usare lo shutdown non solo come leva negoziale, ma come un’opportunità per imporre tagli e cambiamenti alla macchina statale che il Congresso non approverebbe mai. “Dagli shutdown possono derivare molte cose buone”, ha commentato enigmaticamente il Presidente.

La pazienza dell’opinione pubblica, tuttavia, si sta assottigliando. La vera pressione per porre fine allo stallo potrebbe non venire dai negoziati a Capitol Hill, ma dalla rabbia dei cittadini e da un’eventuale reazione negativa dei mercati finanziari. Il prossimo appuntamento cruciale è il 15 ottobre, data di paga per i militari. Fino ad allora, Washington resta bloccata in un copione fin troppo familiare, ma con il rischio concreto che questa volta il finale sia diverso.

Domande e Risposte per il Lettore

1) I licenziamenti minacciati da Trump sono una possibilità reale o solo un bluff politico? È entrambe le cose. Dal punto di vista legale, licenziare in massa dipendenti federali è un processo complesso e irto di ostacoli. Tuttavia, la minaccia è uno strumento di pressione politica potentissimo. L’obiettivo non è tanto quello di licenziare effettivamente centinaia di migliaia di persone, quanto di spaventare i Democratici moderati e i loro elettori, inducendoli a rompere i ranghi e ad accettare un compromesso per porre fine allo shutdown. È una tattica di “hardball” per forzare la mano dell’opposizione, mostrando che l’amministrazione è disposta a tutto.

2) Cosa significa concretamente questo shutdown per un turista italiano che ha in programma un viaggio negli USA? Per un turista, l’impatto più immediato è la chiusura o la forte riduzione dei servizi nei parchi nazionali, nei monumenti e nei musei federali (come quelli dello Smithsonian a Washington D.C.). Aeroporti e controlli di frontiera restano operativi perché considerati servizi essenziali, ma i dipendenti non pagati potrebbero causare rallentamenti e disagi. È consigliabile verificare online lo stato dei luoghi che si intende visitare. Le attività commerciali private, gli hotel e i trasporti locali non sono invece interessati dallo shutdown.

3) Qual è il costo economico di uno shutdown del governo americano? Il costo è significativo e cresce con la durata dello stallo. C’è un costo diretto, rappresentato dalla perdita di produttività dei lavoratori federali messi in congedo e dal mancato pagamento degli stipendi, che riduce i consumi. C’è poi un costo indiretto: le aziende che lavorano per il governo (appaltatori) vedono i loro contratti e pagamenti congelati. La mancata pubblicazione di dati economici, come quelli sull’occupazione, crea incertezza sui mercati finanziari. Secondo stime passate, ogni settimana di shutdown può costare all’economia USA diversi miliardi di dollari, riducendo la crescita del PIL trimestrale.

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