Seguici su

Attualità

Shell: la crisi del gas europeo durerà per diversi anni

Pubblicato

il

 

Secondo l’amministratore delegato del gande gruppo Shell, l’Europa potrebbe continuare ad avere problemi di l’approvvigionamento di gas per diversi inverni a causa dei bassi flussi di gas provenienti dalla Russia.

“È possibile che per un certo numero di inverni dovremo in qualche modo trovare delle soluzioni”, ha dichiarato Ben van Beurden, massimo dirigente di Shell, durante una conferenza tenutasi lunedì in Norvegia, come riportato da Reuters.

I prezzi del gas e dell’energia elettrica in Europa hanno segnato nuovi record ogni giorno della scorsa settimana, mentre le forniture di gas naturale dalla Russia continuano a essere limitate in vista dell’inverno.

I prezzi dell’energia in Europa hanno fatto registrare nuovi record dopo che il 19 agosto Gazprom ha dichiarato che avrebbe interrotto tutte le forniture attraverso Nord Stream alla Germania per tre giorni tra il 31 agosto e il 2 settembre. Questo annuncio ha sollevato nuove preoccupazioni sul fatto che le forniture attraverso il gasdotto potrebbero essere ulteriormente ridotte o interrotte del tutto dopo la manutenzione non programmata di tre giorni alla fine di agosto.

L’impennata dei prezzi dell’energia sta alimentando l’inflazione e aumentando l’onere per le famiglie e le industrie in tutta Europa.

In Francia, i prezzi dell’energia elettrica su base annua hanno subito un’impennata del 13% nella sola giornata di venerdì, raggiungendo per la prima volta in assoluto 1.003 dollari (1.000 euro) per megawattora, secondo le stime di Bloomberg. I prezzi dell’energia elettrica in Francia si sono decuplicati nell’ultimo anno.

Oltre all’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica nel resto d’Europa, la fornitura di elettricità in Francia è limitata dalle interruzioni di alcune centrali nucleari.

In Germania, i prezzi annuali dell’elettricità hanno raggiunto il record di 843 dollari (840 euro) per MWh venerdì, con un’impennata del 50% solo la scorsa settimana.

La scorsa settimana, i prezzi di riferimento del gas in Europa presso l’hub olandese TTF hanno subito un’impennata del 40% a causa dei timori di una contrazione delle forniture invernali.

Questa settimana, lunedì il prezzo di riferimento del gas è crollato del 16% nei primi scambi ad Amsterdam, dopo che la Germania ha dichiarato che i suoi siti di stoccaggio del gas si stavano riempiendo a un ritmo più veloce di quanto si pensasse. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, al 28 agosto i depositi di gas dell’UE erano pieni per oltre il 79%, e quelli della Germania per quasi l’83%.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito