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SERVITORI DI DUE PADRONI: A FURIA DI SERVIRE TUTTI I POTERI FORTI “DE’ NOARTRI” PRENDERANNO UNA SCARICA DI BASTONATE

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Cari amici,

uno dei Leitmotiv delle forze piddiniche che vorrebbero mettere in catene il governo è legato alla “Necessità di mantenere buoni rapporti con i nostri vicini , con gli USA e con l’Europa” ( o meglio con Leuropa). Per una parte della nostra politica, quella peggio, più incapace, bisogna sempre essere “Al servizio”  ed il motivo di questo è evidente: essendo incapaci di decisioni proprie sono sempre in attesa di ordini provenienti da terzi, chiunque essi siano. Le teste vuote cercano sempre una fonte che le riempia, in qualche modo.

Solo che questo rischia di diventare un problema e la posizione dell’Italia di convertirsi in quella del servitore di tanti padroni che, alla fine della commedia, si prende bastonate da tutti.

Vediamo il recente caso Iran USA, con l’uscita di Washington dagli accordi di Vienna, chiamati tecnicamente JCPOA, Joint Comprehensive Plan of Action, viene a porre un problema di non facile soluzione. Abbiamo a questo punto più blocchi contrapposti:

  • Gli USA e i suoi alleati Sunniti (vedi Arabia Saudita) che vogliono un cambio di regime a Teheran, ma sinora non sono stati in grado neanche di risolvere la questione qatariota o yemenita;
  • la Russia che vuol conservare la posizione che ha conquistato in Medio Oriente grazie al suicidio politico dell’ultimo Obama;
  • l’Iran che ritiene d poter resitere alle pressioni USA, e conta sull’appoggio di tutti gli sciiti;
  • l’Europa che non vuole perdere il ricco mercato Iraniano, sia come fornitore energetico, sia come mercato di sbocco per i propri prodotti e per i propri contratti.

Il contrasto che si sta accendendo è fra Europa, Francia in testa ed USA. Gli USA hanno minacciato di estendere le sanzioni a tutte le società che faranno affari con l’Iran, di qualsiasi paese siano, e gli europei hanno dei forti affari in corso con il presidente Rohuani: tanto per fare un nome la Peugeot ha in corso investimenti meliardari, lo scorso anno Airbus e Boeing hanno venduto 38 miliardi in aerei e pezzi di ricambio, e sono in corso 200 miliardi di investimenti europei e militari. La riproposizione delle sanzioni USA avrebbe una forte ricaduta sui colossi industriali Franco Tedeschi, tanto che i due paesi sono apparsi divisi su tutto, tranne che sulla posizione su questo tema. Il francese Bruno le Maire ha chiesto un trattamento di favore per le aziende del proprio paese, ma la forza delle sanzioni USA è proprio nel negare l’accesso iraniano a tutta l’industria occidentale.

Trump prende questo tipo di azioni in modo molto serio: il colosso della telefonia ZTE, colpevole di esportazioni irregolari in Corea del Nord,  è stato costretto alla liquidazione per l’imposizione delle sanzioni americane che lo hanno privato del sistema operativo Android e, soprattutto, dei processori Qualcomm. Le precedenti sanzioni avevano perfino escluso Teheran dal sistema di pagamenti internazionale Swift, rendendo impossibile , o quasi il pagamento di molte forniture.

Ora, pur comprendendo il desiderio smodato del Deep State Piddino di servire tutti, comunque, in qualsiasi modo, si tratta di avere un governo rappresentativo in grado di prendere delle decisioni chiare  e serie, perchè ci si potrebbe trovare ad un bivio su quale padrone servire, o meglio quale miglior amico scegliersi. Il discorso fatto da Mattarella di “Pro Atlantismo, e Pro Europeismo” ad ogni costo potrebbe non essere più valido. Il rischio è di servire tutti, alla fine prendendo le bastonate da tutti, cioè la politica estera italiana degli ultimi 10 anni.

 

 

 


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