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Se il PD vuole un’inchiesta parlamentare sui porti chiusi dobbiamo iniziare dalla Kater i Rades

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Ora dato che il PD, appoggiato probabilmente dalla filiale berlusconiana Forza Italia, vuole far  far partire la commissione d’indagine parlamentare sul blocco agli sbarchi in Italia, sarebbe opportuno farla, iniziando dal caso storico più importante: la Kater i Rades.

Nel 1997, per la grave crisi finanziaria causata da molteplici truffe piramidali, iniziò una seconda ondata di emigrazione dall’Albania all’Italia ed alla Grecia. A quel punto il governo Prodi, ministro degli interni NApolitano, decise di porre un blocco navale delle coste albanesi, utilizzando diverse navi della Marina Militare.

La Kater i Rades era una vecchia motovedetta della marina albanese abbandonata nel porto di Santi Quaranta. Venne rubata dai mercanti di carne albanesi e quindi portata a Valona per  fare carico e quindi, il 28 marzo circa alla 16, muoversi verso l’Italia. Venne avvistata dalla fregata Zefiro della Marina Italiana che però la lasciò in affidamento alla corvetta Sibilia, più piccola, agile ed adatto all’inseguimento: infatti in una prima identificazione l’imbarcazione era stata scambiata per un semplice motoscafo con una trentina di profughi a bordo. Alle 18.45 la Sibilia, nel tentativo di fermare l’imbarcazione urtò la nave albanese, causandone il ribaltamento e l’affondamento. La Sibilla inizialmente si allontanò per ritornare dopo 20 minuti, quando la Kater i Rades era affondata. Furono ripescati subito 52 corpi, ma i morti complessivi furono 83. Nei successivi processi furono condannati sia il comandante della Kater i Rades sia quello della Sibilia.

Il Partito Democratico fa bene a volere un’inchiesta sulle modalità di controllo dell’immigrazione: iniziamo da Prodi e da Napolitano.

 


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