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Rivelata la Nave Drone DARPA che rivoluzionerà la guerra navale

emergono immagini della Defiant, la nave drone della Marina USA, in grado di portare un armemento, che costituirà il cuore della futura flotta senza equipaggio della Marina USA

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Il futuro della guerra navale potrebbe essere senza equipaggio, e la prova concreta di questa visione è emersa nelle acque dello stato di Washington. Si chiama Defiant”, USX-1, una nave drone di medie dimensioni sviluppata dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) degli Stati Uniti, progettata fin dalla chiglia per operare autonomamente, senza la presenza umana a bordo.

Questa innovativa imbarcazione, parzialmente ricoperta e misteriosa fino al recente varo, rappresenta un passo cruciale nel programma No Manning Required Ship (NOMARS) di DARPA, un’iniziativa ambiziosa volta a ridefinire l’architettura navale e a proiettare la Marina americana verso un futuro di flotte di superficie senza equipaggio più capaci e numerose.

Le prime avvisaglie dell’esistenza di “Defiant”, identificata anche con il codice di scafo USX-1, sono giunte dai residenti dello stato di Washington, che hanno avvistato l’imponente struttura mentre veniva rimorchiata attraverso il Saratoga Passage, nel Puget Sound a nord di Seattle, non lontano dalla base navale di Whidbey Island. La notizia, inizialmente diffusa dall’utente X @IntelWalrus, ha rapidamente catturato l’attenzione degli esperti e degli appassionati del settore, culminando nella conferma ufficiale da parte di DARPA del completamento della costruzione e del varo della nave.

La Defiant in mare

Un’Imbarcazione Rivoluzionaria: Design e Caratteristiche di “Defiant”

“Defiant” si presenta come una nave di 180 piedi di lunghezza (60 metri circa)  e 240 tonnellate metriche, attualmente in fase di “intensi test in acqua, sia in banchina che in mare aperto”.

DARPA ha annunciato che è prevista una “dimostrazione in mare di diversi mesi nella primavera del 2025”, senza specificare l’attuale luogo di ormeggio. La realizzazione di questo USV (Uncrewed Surface Vessel) è stata affidata principalmente a Serco Inc., contractor principale coinvolto nel progetto fin dal 2020. L’azienda stima un costo di circa 25 milioni di dollari per la sola piattaforma base di “Defiant”, escludendo i sistemi di missione aggiuntivi.

Dal punto di vista della classificazione militare statunitense, “Defiant” rientra nella categoria dei USV medi (MUSV), ovvero imbarcazioni di lunghezza inferiore a 200 piedi e dislocamento inferiore a 500 tonnellate, ma più grandi dei modelli tipici di motoscafi o moto d’acqua.

Le immagini rilasciate da DARPA, seppur mostrando ancora gran parte della nave celata da coperture, rivelano una forma dello scafo in linea con i rendering e i modelli 3D precedentemente diffusi. Un albero centrale domina la struttura, ospitando radar di navigazione commerciale e antenne, mentre un secondo albero più piccolo è posizionato a prua, incrementando ulteriormente le capacità di rilevamento e comunicazione.

la MUSV copera da un telo

NOMARS: Il Programma che Sfida l’Architettura Navale Tradizionale

Il programma NOMARS di DARPA ha dettato specifiche progettuali ambiziose per “Defiant”, focalizzate sull’operatività prolungata in oceano aperto, la generazione di energia ibrida distribuita, propulsori podded, batterie ad alta capacità e un’elevata efficienza idrodinamica.

Un elemento chiave è il concetto di “degradazione graduale”, che prevede una ridondanza di sistema tale da garantire il mantenimento delle prestazioni, con una velocità di almeno 15 nodi, anche dopo un anno di operatività in mare e il verificarsi di guasti progressivi.

“Defiant” è stata concepita con ampi spazi liberi sul ponte, sia a prua che a poppa dell’albero principale, destinati all’integrazione di payload aggiuntivi. Serco ha mostrato modelli di “Defiant” equipaggiati con container standard, capaci di ospitare una vasta gamma di sistemi di missione o carico generico.

Inoltre, è stata esplorata la possibilità di armare l’USV utilizzando l’Adaptable Deck Launching System (ADL) di BAE Systems, un sistema di lancio modulare in grado di impiegare i medesimi canister del sistema di lancio verticale Mk 41 (VLS) presente su numerose navi da guerra americane e straniere. L’ADL permetterebbe quindi a “Defiant” di lanciare missili superficie-aria, antinave, da attacco terrestre e razzi antisommergibile.

test del sistema https://www.baesystems.com/en/product/adaptable-deck-launching-system

Autonomia, Test e Prospettive Operative

L’obiettivo primario di “Defiant” è fungere da banco di prova per dimostrare la capacità di una nave di operare autonomamente per periodi prolungati, senza alcun intervento umano a bordo, neanche per il monitoraggio o la sicurezza. Come sottolinea DARPA, il programma NOMARS mira a “sfidare il tradizionale modello di architettura navale, progettando una piattaforma navale (la nave senza sistemi di missione) fin dalle fondamenta, senza alcuna previsione, concessione o aspettativa per la presenza di umani a bordo”.

L’eliminazione dell’elemento umano dalle considerazioni progettuali offre vantaggi significativi in termini di dimensioni, costi, affidabilità in mare, efficienza idrodinamica, resistenza alle condizioni meteomarine avverse e agli attacchi nemici, grazie a soluzioni stealth e resistenza alla manomissione.

Un passo fondamentale verso l’operatività autonoma di “Defiant” è stato compiuto l’anno scorso, con un test di rifornimento in mare condotto con successo da DARPA e dalla Marina statunitense.

Due USV della Marina, “Ranger” e “Mariner”, navi di supporto offshore convertite ma capaci di operare anche con equipaggio, sono state utilizzate per testare un sistema di rifornimento automatizzato. L’esigenza di un sistema senza equipaggio nasce dalla constatazione che le attuali procedure di rifornimento in mare richiedono personale per la gestione di tubi e cavi, introducendo vincoli progettuali e operativi significativi per gli USV e potenziali rischi per il personale in condizioni di mare mosso.

Ranger e Mariner

Nonostante la natura sperimentale di “Defiant”, Serco sta attivamente promuovendo il suo potenziale per una vasta gamma di capacità operative, inclusi USV armati e piattaforme logistiche senza equipaggio.

L’azienda sta già lavorando al concetto di USV più grande “Dauntless”, basato sull’esperienza NOMARS, che potrebbe essere armato con fino a quattro ADL e trasportare ulteriori payload.

Modello del Dauntles

Produzione Semplificata e Scalabilità: Un Vantaggio Strategico

“Defiant” è stata progettata anche con un occhio di riguardo alla facilità di produzione. Serco ha dichiarato che questi USV potrebbero essere costruiti al di fuori dei cantieri navali tradizionali, potenzialmente anche in siti ferroviari, se necessario. Questa caratteristica potrebbe rendere “Defiant”, o derivati futuri, particolarmente attraenti per la Marina statunitense, che si trova ad affrontare crescenti difficoltà nell’acquisizione di navi da guerra tradizionali con equipaggio, in un contesto di limitata capacità cantieristica nazionale e di crescente competizione con la Cina nel settore della costruzione navale.

La Marina statunitense ha recentemente annunciato una strategia semplificata per l’acquisizione di USV, puntando su design più piccoli, semplici e intercambiabili, in linea con la filosofia di “Defiant”. Si pensa a una produzione più di serie, industrializzata, secondo il concetto di guerra emerso dall’esperienza ucraina.

Come affermato dal Rear Adm. William Daly, responsabile della divisione guerra di superficie della Marina (N96), “i design esistono già e non dobbiamo sovraspecificare. Abbiamo avuto finanziamenti ed esperimenti sufficienti per sapere di cosa abbiamo bisogno. Molti payload sono pronti e testati. I concetti operativi si stanno consolidando. Muoviamoci più velocemente. Questo è efficiente, efficace e scalabile”.

Il programma NOMARS di DARPA, con “Defiant” pronta per le prime dimostrazioni in mare, si preannuncia come un tassello fondamentale nel futuro navale senza equipaggio degli Stati Uniti. La nave drone “Defiant” non è solo un prototipo, ma un simbolo tangibile di una nuova era per la guerra navale, un’era in cui l’autonomia, l’efficienza e la scalabilità potrebbero ridefinire gli equilibri strategici sui mari del mondo.


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