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SCANDALO WIRECARD: SI CUMULANO 30 MILA CUASE CONTRO ERNST & YOUNG
Sei mesi fa Ernst & Young festeggiava la sua presenza secolare in Germania. Ora passati i fumi dei festeggiamenti, i dipendenti di EY non hanno più nulla da celebrare. La filiale tedesca del società globale di revisori è al centro dello scandalo Wirecard e rischia seriamente di lasciarci le penne. EY ha controllato per anni i conti della società, ma si è resa conto solo a giugno di quest’anno dell’enorme buco di bilancio, per cui la domanda sorge spontanea: che faceva prima?
Appare incredibile che una società di revisione non abbia controllato partite oggettivamente banali come i saldi bancari, Cassa e banca sono i valori base , anche per la semplicità, di ogni procedure di revisione, invece pare che ald EY si siano dimenticati dell’ABC non della fine finanza, ma della ragioneria . Chiaramente ora tutta la forza lavoro di EY si aspetta delle pensanti ricadute negative di immagine, ma il fatto di avere una immagine di superficiali pasticcioni potrebbe essere il male minore. Huberth Barth, in CEO di EY, dalle ambizioni di dominio nel settore e che voleva stracciare i competitori di PwC rischia di dover rivedere i propri obiettivi verso la mera sopravvivenza.
Ora EY si troverà a fronteggiare una serie di impressionanti minacce legali. Gli attacchi proverranno da due lati: il primo è quello delle responsabilità di carattere pubblicistico, cioè legati agli oneri informativi di controllo nei confronti delle autorità pubbliche, che potranno pesantemente sanzionare la società con multe milionarie, ma si tratta probabilmente del male minore. Molto più minacciose sono le azioni per i danni da parte degli investitori e dei rappresentanti degli azionisti. Lo studio legale Tilp di Tubinga, specializzato in diritto dei mercati dei capitali e che ha citato in giudizio Volkswagen, Daimler e Deutsche Telekom per danni agli investitori, sta già raccogliendo interessati a procedere alle azioni legali. Già oltre 30 mila possibili clienti si sono registrati sul sito dello studio legale per valutare la possibilità di intraprendere un’azione contro EY, ed il titolare dello studio, l’avvocato Andreas Tilp, si è detto certo di poter provare il comportamento doloso della società di revisione, almeno in alcuni settori di sua competenza. Dato che la somma del rimborso è proporzionale alla differenza fra il valore attuale delle azioni e quello di acquisto si potrebbe arrivare facilmente ad un importo complessivo di danni ultra-miliardario. Dato che Wirecard è insolvente e EY ben ricca, lo studio Tilp sta mettendo quest’ultima nel centro del mirino.
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