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Economia

Cina: scandalo al tempio Shaolin. l’abate “CEO” indagato per appropriazione indebita e relazioni illecite

Il famoso abate del Tempio Shaolin, Shi Yongxin, è sotto inchiesta per gravi reati. Accusato di aver sottratto fondi e di relazioni illecite, il “monaco CEO” rischia di travolgere l’immagine del tempio del kung fu.

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L’abate del famoso Tempio Shaolin in Cina è sotto inchiesta per reati penali tra cui appropriazione indebita di fondi destinati a progetti e beni del tempio, secondo una dichiarazione rilasciata domenica dal santuario buddista.

Shi Yongxin, capo di uno dei monasteri buddisti più famosi al mondo, è sospettato di aver violato gravemente i precetti buddisti ed è attualmente sotto indagine congiunta da parte di diversi dipartimenti, ha aggiunto la dichiarazione.

Il tempio ha anche accusato Shi di aver intrattenuto relazioni inappropriate con diverse donne per lungo tempo e di avere figli illegittimi, e ha promesso di rendere noti al pubblico ulteriori dettagli in tempi brevi.

Il Tempio Shaolin, fondato più di 1.500 anni fa nella provincia di Henan, nella Cina centrale, è il luogo di nascita del buddismo Zen o Chan ed è patrimonio mondiale dell’Unesco. La rinomata istituzione monastica situata tra le montagne Songshan è anche riconosciuta come la culla del kung fu Shaolin.

L’abate del tempio Shaolin, Shi, da SCMP

Shi, 60 anni, è uno dei monaci più famosi della Cina ed è diventato capo del Tempio Shaolin nel 1999. Il monaco, che ha conseguito un MBA, si è guadagnato il soprannome di “monaco CEO” per l’eccessiva commercializzazione del patrimonio e dell’influenza del tempio.

Nel 2006 è stato criticato per aver accettato un’auto di lusso dal governo locale in riconoscimento del suo contributo al turismo.

Non nuovo alle polemiche, Shi è stato anche sospettato di coinvolgimento in frodi e abusi sessuali 10 anni fa.

Esercizio marziali del tempio shaolin

Nel marzo 2015, lui e il tempio sono stati criticati per il loro progetto di costruire un complesso alberghiero da 297 milioni di dollari in Australia, che avrebbe incluso un tempio, un’accademia di kung fu con alloggio e un campo da golf.

Nel luglio dello stesso anno, è stato accusato da un ex discepolo di aver avuto diversi figli fuori dal matrimonio e di aver sottratto fondi. Le autorità religiose della provincia di Henan hanno archiviato le accuse nel 2017 per insufficienza di prove.

Shi è anche presidente dell’Associazione buddista della provincia di Henan dal 1998 ed è stato deputato al Congresso nazionale del popolo dal 1998 al 2018.

La notizia dell’indagine su Shi era di tendenza domenica sulla piattaforma social cinese Weibo.

Le voci sulla sua sorte avevano infatti preso piede sabato, quando alcuni post non verificati sui social media affermavano che era stato portato via per essere interrogato.

Il quotidiano cinese Economic Observer ha riferito che Shi è stato portato via venerdì dalla polizia a Xinxiang, una città industriale nel nord dell’Henan.

Shi ha dovuto affrontare critiche significative sia dalla comunità buddista che da quella delle arti marziali per aver trasformato il Tempio Shaolin in un’impresa commerciale e averlo gestito come un’azienda moderna durante i suoi quasi trent’anni come abate, con interessi che spaziano dall’editoria, al cinema e alla televisione, fino alla medicina.

Sotto la sua gestione, Shaolin si è anche espansa a livello globale, fondando oltre 50 “Centri culturali Shaolin” all’estero.Una vera e propria grande azienda, ma ora l’abate sembra aver esagerato.

 


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