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SCANDALO MERCATONE UNO: AD AUTORIZZARE LA VENDITA AI FALLITI FU CALENDA ED IL GOVERNO GENTILONI

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Oggi la triste notizia del fallimento della Mercatone Uno percorre tutti i  telegiornali, con 1800 dipendenti a casa, 55 punti vendita chiusi, un indotto con oltre 10 mila imprese in forse. La Shernon Holding SRL, società proprietaria che fa riferimento a Valdero Rigoni con soci italiani e maltesi, è riuscita ad accumulare 90 milioni di debiti e circa 45 di perdite operative in soli 8 mesi di gestione. Un disastro, non un mezzo disastro, concluso con la richiesta di una procedura concordataria terminata invece in questo fallimento comunicato a mezzo social.

Chiaramente la  società che rilevò Mercatone Uno non aveva nè le caratteristiche tecniche  nè quelle finanziarie adeguate per condurre in risanamento e la crescita della società. Questo è più che evidente, vista la rapidità con cui si è generato lo squilibrio finanziario: sembra quasi che l’acquirente pensasse di farsi finanziare dalla società da risanare, non vicerversa. Un’operazione quanto meno azzardata.

Consideriamo che la Mercatone Uno veniva da una profonda crisi aziendale sfociata in una Amministrazione Straordinaria  iniziata nel 2015 e terminata il 22 maggio 2018. Questa procedura e la successiva cessione, è avvenuta sollo la supervisione del MISE, dato che originalmente riguardava ben 2700 dipendenti. Il parere del MISE in questi casi di amministrazione controllata è richiesto e necessario. Quindi la chiusura della procedura avviene con il benestare del Ministero. Nel caso specifico di Mercatone Uno la chiusura avvenne il 22 maggio 2018 Ministro Carlo Calenda.

Ora il 22 maggio il governo Conte, e Di Maio erano di là da venire. Può essere comprensibile che Calenda, negli ultimi giorni del suo mandato, non si interessasse più direttamente della questione, ma gli uomini che avrebbero dovuto sorvegliare il passaggio, che magari se ne presero il merito, erano suoi. Forse non sarebbe stato meglio effettuare dei controlli più attenti? L’autorizzazione non è stata concessa a cuor leggero?

Certo, poi ci sono certi economisti che vogliono dare la colpa di tutto al governo attuale, infilando una gaffe spaziale, di quelle che restano alla storia:

Nella vita non tutte le ciambelle escono col buco, ma quelli mancanti bisogna assegnarli a chi ne è veramente responsabile. Cottarelli, il silenzio è d’oro.

 

 

 


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