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SCANDALO IN SVEZIA, RESI PUBBLICI I DATI DI TUTTI I CITTADINI. GOVERNO ROSSOVERDE VERSO LE DIMISSIONI

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La Svezia sta vivendo un momento molto tribolato della sua esistenza. Come se non bastassero le 61 aree fuori dal controllo della polizia ed in mano alle etnie degli immigrati, ora viene scossa a uno scandalo politico che porterà ad una sicura crisi di governo.

Tutto nasce da una serie di superficialità e di errori del governo, che hanno permesso ad  addetti IT non svedesi e senza nessuna supervisione all’accesso o tutela sull’uso dei dati stessi.  Tutto è accaduto nel 2015, quando il Ministero dei Trasporti ha concluso un contratto con IBM Svezia per il riordino del database, collegati anche ad informazioni sensibili della Polizia. A sua volta  IBM ha poi subappaltato questo lavoro a società straniere senza nessun controllo  su chi effettivamente mettesse le mani sui dati sensibili.  Lo stesso primo ministro Stefan Lofven ha dovuto ammettere che questo comportamento ha potenzialmente messo a rischio la privacy dei cittadini svedesi. Tre ministri sono stati messi sotto accusa, quello alla difesa, agli interni ed alle infrastrutture ed oggi vi sarà un voto di sfiducia dall’esito quasi certo. Si tratta del primo caso nella storia svedese in cui si arriva ad una sfiducia individuale di queste dimensioni.

La Svezia ha un governo rosso verde di minoranza, ed andrà alle elezioni nel 2018. Lo scandalo darà sicuramente una spinta ulteriore sia ai centrodestra tradizionale  sia ai Democratici, partito molto più identitario che vuole interrompere l’accesso ai rifugiati.


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