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Scandalo in Francia: senatore della Repubblica accusato di aver drogato una collega parlamentare

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Il senatore della Loira-Atlantico, Joël Guerriau, è appena stato incriminato per aver drogato una collega deputato ccìon una droga sintetica, come rivela TF1 questo venerdì 17 novembre. Il senatore, 66 anni e membro del gruppo “Les Indépendants”, è stato posto sotto controllo giudiziario. L’accusa completa della polizia parla di  “aver somministrato a una persona, a sua insaputa, una sostanza che potrebbe compromettere la sua capacità di discernimento o il controllo delle sue azioni volte a commettere stupro o violenza sessuale”, secondo quanto riportato dalla Procura di Parigi.  La vittima sarebbe Sandrine Josso, una deputato anch’èessa centrista del movimento MoDem.

Uno scontro tra la vittima e il senatore

La vittima è stata ricoverata in ospedale durante la notte tra martedì e mercoledì. Si è sentita male dopo aver bevuto qualcosa con Joël Guerriau. I campioni indicavano che l’ecstasy era presente nel suo organismo. Il senatore è risultato positivo a diverse droghe tra cui: oppiacei, cannabis, cocaina, metadone e MDMA. Tuttavia, ha affermato di non essere un tossicodipendente.

Secondo quanto emerge dalle prime testimonianze dell’accusato questo cerca di far passare quanto successo per un errore: il senatore avrebbe preparato una pastiglia di exstasy per un altro parlamentare che si sentiva sotto forte stress. Questi però avrebbe poi rinunciato a bere la sostanza, ma, per errore, lo stesso bicchiere sarebbe stato utilizzato per dare da bere alla deputata Sandrine Josso. Secondo  Rémi-Pierre Drai, difensore del senatore, ritiene che “il confronto ha permesso al (suo) cliente di confermare con forza la sua versione dei fatti, che non consente in questa fase delle indagini di qualificare alcun reato. Le indagini proseguiranno come dovrebbero. » Da parte sua, “Sandrine Josso è ancora in stato di shock”, ha dichiarato il suo avvocato, Julia Minkowski.

Certamente quanto accaduto mette il parlamento francese, nel suo complesso, sotto una luce particolare, da cui si evince che molti suoi membri fanno tranquillamente uso di psicofarmaci anche durante le sedute. Questo è incredibilmente inquietante: si richiede di essere lucidi e non sotto l’effetto di droghe o alcol quando si guida, non dovrebbe essere lo stesso quando si decide del futuro di una nazione? Perché non proporre test obbligatori contro le droghe prima di una sessione parlamentare?

 

 


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