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San Pietroburgo al buio: un’ombra di guerra si allunga sulla Russia

Una parte importante di San Pietroburgo, nel nord della Russia si trova senza energia per quello che, presumibilmente, è un attacco di un drone ucraino, a migliaia di km dai confini fra i due stati. Da dove viene?

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L’alba di sabato 19 ottobre ha portato con sé un’inquietante sorpresa per gli abitanti dei distretti settentrionali di San Pietroburgo, una città che normalmente si sente al sicuro perché lontana dal fronte bellico. Un improvviso blackout ha gettato nell’oscurità migliaia di abitazioni, lasciando i residenti senza elettricità, riscaldamento e acqua calda. Le prime ore del mattino sono state scosse da un forte boato, avvertito distintamente in diverse zone della città, seguito da un improvviso crollo della rete elettrica.

Testimonianze raccolte da “Delovoy Peterburg” parlano di un’esplosione, di luci che tremolano e poi si spengono definitivamente. Viale Progettisti Aeronautici, viale Korolev, viale Komendantsky: l’elenco delle strade colpite dal blackout si allunga rapidamente, mentre i cittadini si riversano sui social media per condividere la propria preoccupazione e cercare informazioni.

L’area della città colpita da blackout

L’azienda di gestione “Etalon” parla di un “incidente” in corso di risoluzione, ma l’incertezza e il timore di un sabotaggio aleggiano nell’aria. La notizia di un drone abbattuto dalle forze di difesa aerea proprio questa mattina a San Pietroburgo, riportata da Fontanka, alimenta i sospetti.

Non è la prima volta che la regione di Leningrado, di cui San Pietroburgo è il capoluogo, viene colpita da misteriosi blackout. Solo la settimana precedente, gli insediamenti del distretto di Gatchina erano rimasti senza elettricità in seguito a quella che inizialmente era stata definita una tempesta. Ma ad aprile, un guasto in una sottostazione nel quartiere Krasnogvardeisky di San Pietroburgo era stato attribuito a un atto di sabotaggio da fonti delle forze dell’ordine.

L’eco del conflitto in Ucraina, che Mosca definisce “operazione militare speciale”, si fa sempre più forte anche nelle regioni lontane dal fronte. I droni ucraini, capaci di colpire a centinaia di chilometri di distanza, e le azioni di sabotaggio attribuite a Kiev, rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza interna della Russia.

Mentre le autorità locali si affrettano a rassicurare la popolazione, promettendo il ripristino della corrente entro la serata, l’episodio di San Pietroburgo solleva interrogativi inquietanti. La guerra, un tempo confinata ai territori contesi del Donbass, sembra ormai capace di raggiungere il cuore della Russia, insinuando la paura e l’incertezza nella vita quotidiana dei cittadini.

L’incidente di San Pietroburgo non è un caso isolato. Il Ministero della Difesa russo ha riferito di aver distrutto 20 droni ucraini nella sola giornata di sabato 19 ottobre: 17 nella regione di Bryansk, 2 nella regione di Rostov e uno nella regione di Belgorod. Questi attacchi, sempre più frequenti e mirati a infrastrutture strategiche, dimostrano la crescente capacità dell’Ucraina di colpire in profondità nel territorio russo.

Gli attacchi di droni ucraini si stanno facnedo sempre più insistenti e presenti anche in aree distanti migliaia di km dal confine fra i due paesi, aprendo anche al sospetto che le forze armate ucraine siano in grado di lanciare i propri droni da altre piattaforme al di fuori del paese. 


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