San Francisco sta preparandosi a chiudere il 9% delle scuole per una profonda crisi di bilancio

San Francisco si sta preparando a chiudere il 9% delle sue scuole pubbliche in una mossa disperata per risolvere un enorme deficit di bilancio. Con il crollo delle iscrizioni degli studenti e l’esaurimento dei fondi per gli aiuti in caso di pandemia, la città si appresta a chiudere o fondere 11 delle sue 121 scuole, lasciando il futuro di migliaia di studenti e insegnanti in bilico.

La proposta, annunciata martedì scorso, arriva mentre il distretto scolastico deve affrontare tagli per 113 milioni di dollari entro il 2026, pena il rischio di una temuta acquisizione da parte dello Stato e quindi di uscire dal controllo della Città. “Senza un bilancio equilibrato e un piano per consolidare le nostre risorse, rischiamo un’acquisizione da parte dello Stato”, ha avvertito il sovrintendente Matt Wayne, aggiungendo che una simile acquisizione ‘impoverirebbe ulteriormente le risorse destinate alle nostre scuole, eroderebbe il nostro potere decisionale collettivo e probabilmente aggraverebbe le disparità educative per i nostri studenti più vulnerabili’.

Le scuole in pericolo servono circa 2.000 bambini, mentre altre due si fonderanno con altre sedi, secondo le notizie locali. E non si tratta solo di chiusure di scuole: il distretto scolastico di San Francisco ha già tagliato posti di lavoro e ridotto le forniture scolastiche. Le cose potrebbero peggiorare quando il mese prossimo il consiglio scolastico voterà l’elenco definitivo delle scuole, come riporta Bloomberg.

È l’ultimo colpo inferto a una città alle prese con l’aumento vertiginoso dei senzatetto e la crisi del fentanyl. Le iscrizioni alle scuole pubbliche di San Francisco sono crollate di oltre 4.000 studenti negli ultimi sette anni, con un costo per il distretto di 80 milioni di dollari. Entro il 2032, si prevede di perdere altri 4.600 studenti a causa del calo delle nascite e dei cambiamenti demografici.

Scuola a San Francisco

Il “Circolo vizioso” economico di una città malata

Le chiusure di scuole previste non sono solo un problema di bilancio, ma un riflesso del più ampio “circolo vizioso ” economico in cui San Francisco si trova intrappolata. Come descritto dal San Francisco Chronicle, l’ecosistema economico della città si sta avvitando su se stesso mentre il declino dei servizi pubblici essenziali, come le scuole, accelera un più ampio esodo di residenti e imprese.

A causa della criminalità, della sporcizia e della pandemia, il centro di San Francisco ha visto una forte riduzione del traffico pedonale, poiché il lavoro a distanza ha lasciato vuoti gli uffici e le attività commerciali. Questo spostamento ha eroso la base imponibile della città, portando a carenze di bilancio in tutti i servizi vitali. Ora, con la chiusura delle scuole, le famiglie potrebbero essere ancora più propense a lasciare la città, portando con sé i propri figli e il proprio potere di spesa.

Il circolo vizioso è innescato da un circolo vizioso: la diminuzione dei servizi pubblici spinge le persone e le imprese ad allontanarsi, riducendo il gettito fiscale su cui la città fa affidamento per finanziare quegli stessi servizi. La chiusura delle scuole, così come l’aumento dei senzatetto e l’epidemia di overdose, rischia di aggravare ulteriormente il fatto che San Francisco è una città in declino, bloccata in una spirale negativa.

Mentre le istituzioni pubbliche di San Francisco vacillano, si pone la domanda: per quanto tempo ancora la città potrà sostenere queste perdite prima di raggiungere un punto di svolta? 

Comunque tutti questi sono i risultati di un’amministrazione Democratica in uno stato Democratico. In una situazione come questa è quasi ovvio che i californiani lascino lo stato per andare in Texas, Utah, Nevada, ovunque lontano.