Seguici su

Esteri

Salvador Illa presidente della Catalogna riabilita il latitante Puidgmenont

Pubblicato

il

Salvador Illa si è piegato ai desideri di Carles Puigdemont, un latitante della giustizia spagnola, e lo ha riabilitato politicamente recandosi a Bruxelles per tenere un incontro istituzionale con lui in qualità di ex presidente della Generalitat (governo catalano). L’incontro è iniziato alle 16:15, dopo che i due leader politici si erano stretti la mano davanti ai media per dimostrare la loro comprensione.

L’attuale capo del governo catalano ha ricevuto il presidente di Junts (partito Junts) presso l’ambasciata che il governo catalano ha installato nel cuore della capitale belga, sostenendo che la sua responsabilità penale per l’organizzazione del referendum illegale del 1° ottobre dovrebbe essere annullata ai sensi della legge sull’amnistia.

Il fatto che la Corte Costituzionale, presieduta da Cándido Conde-Pumpido, abbia approvato la legge elaborata dal PSOE e dal partito di Puigdemont prima dell’estate è, secondo Illa, una giustificazione sufficiente per lo svolgimento dell’incontro, nonostante la Corte Suprema continui a considerare l’amnistia inapplicabile al caso di Puigdemont, accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici per promuovere il voto secessionista nel 2017, quando era presidente della Generalitat.

Puigdemont è stato interpellato al suo arrivo alla delegazione della Generalitat a Bruxelles da un cittadino catalano, che ha gridato: “Non sono né fascista né separatista, ma quello che ha fatto ai catalani è indicibile: bastardo!”. Successivamente è entrato nell’edificio ufficiale, dove il presidente lo stava già aspettando. Era arrivato da Barcellona solo un’ora prima con un viaggio rapido con due obiettivi chiari: rafforzare il sostegno che Junts continua a fornire al governo di Pedro Sánchez nonostante i casi di corruzione che affliggono il PSOE, e preparare il terreno per un prossimo incontro tra il capo dell’esecutivo e Puigdemont, che completerebbe la riabilitazione politica del leader secessionista, avviata dall’allora segretario organizzativo del PSOE, Santos Cerdán, il 30 ottobre 2023, quando posò con il leader dei neoconvergenti, sempre a Bruxelles, per mettere in scena l’accordo con Junts sulla Legge di Amnistia e l’investitura di Sánchez.

 

È stato Illa a proporre a Puigdemont che questo incontro si tenesse per inaugurare l’attuale anno politico, appena 48 ore dopo l’ultimo incontro tra Zapatero e il presidente degli eredi di Convergència in Svizzera.  Durante un’intervista di lunedì su La 1, Sánchez ha sostenuto che l’incontro è “coerente” con l’agenda del presidente della Generalitat, che sta cercando di promuovere “dialogo e coesistenza”. L’incontro si svolge proprio mentre il Consiglio dei Ministri approva il progetto di legge organica per procedere all’assunzione da parte dello Stato del debito delle comunità autonome che lo desiderano, una richiesta avanzata dalla Sinistra Repubblicana (ERC) del PSOE nel quadro dell’investitura di Sánchez. Finora, solo la Catalogna e Castiglia-La Mancia hanno espresso interesse.

E’ forte però il sospetto, come sostengono molti analisti, che dietro a questo incontro da parte di quello che ormai da piu parti viene considerato il numero due del Psoe ( dopo le inchieste giudiziaria hanno decapitato il vecchio vertice e sfiorato lo stesso Sanchez) abbia avuto un secondo fine, che sarebbe quello di cercare di convincere il leader di Junt a far approvare dal suo partito, la prossima legge di bilancio per evitare che per la terza consecutiva, caso unico nella storia del paese, non si arrivi a fine anno all’ìapporvazione della Legge di bilancio.

Intanto secondo i recenti dati Eurostat peggiorano i dati sull’occupazione in Spagna. I dati Eurostat infatti, sull’occupazione in Europa hanno portato non solo l’Italia in testa, con appena il 6 per cento di disoccupati al luglio 2025, ma hanno certificato la crisi del governo socialista del premier Sanchez, con la Spagna, fanalino di coda d’Europa con oltre il 10,4% per cento di disoccupati. Insomma si fa sempre piu dura per il premier spagnolo la sua avventura alla guida dell’esecutivo e sono in molti a prevedere una fine anticipata della legislatura.

Un evento che porterebbe, stando a tutti gli ultimi sondaggi, quasi certamente al governo il centro destra, dato in largo vantaggio sulla sinistra. Ed è per questo che il premier spagnolo ha gia detto che anche in caso di ennesima bocciatura della legge di bilancio lui non ha nessuna intenzione di dimettersi. E’ proprio vero che il vizio di restare attaccati alla poltrona non conosce confini.

E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento