Economia
Russia riconosce i Talebani: nuova era di cooperazione e geopolitica in Afghanistan
La Russia è il primo Paese a riconoscere ufficialmente il governo talebano in Afghanistan, aprendo nuove prospettive di cooperazione su antiterrorismo, traffico di droga, commercio ed energia. Scopri le implicazioni geopolitiche e il rovesciamento dei ruoli storici.

La Russia è diventata il primo Paese a riconoscere ufficialmente il governo afghano guidato dai talebani, durante una cerimonia ufficiale tenutasi sabato a Mosca.
A rappresentare i talebani era presente Molavi Gul Hassan Hassan, ambasciatore di Kabul in Russia. Durante la cerimonia ha presentato le sue credenziali al viceministro degli Esteri russo Andrei Yuryevich Rudenko.
Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato direttamente la mossa, che secondo quanto spiegato dal Cremlino mira a rafforzare la cooperazione nella lotta al terrorismo e al traffico di droga.
L’ambasciata russa a Kabul è rimasta operativa in tutti questi anni.
L’inviato speciale della Russia in Afghanistan, Zamir Kabulov, ha dichiarato: “In primo luogo, l’Afghanistan è importante a causa delle minacce terroristiche che un tempo provenivano da lì. In secondo luogo, il traffico di droga. Poiché le attuali autorità stanno lavorando attivamente per controllarlo, è importante mantenere una partnership”.
Senza dubbio, nelle menti dei funzionari di Mosca rimane vivo il ricordo dell’attacco al Crocus City Hall, vicino a Mosca, nel marzo dello scorso anno, da parte di un gruppo di uomini armati che hanno anche fatto esplodere delle bombe.
È stato l’attacco terroristico più sanguinoso sul suolo russo degli ultimi decenni e ha causato la morte di oltre 130 persone. La Russia ha accusato il gruppo Stato Islamico-Khorasan (ISIS-K), che ha origine nella regione instabile dell’AfPak, cioè di quel mix etnico religioso ce sono Afghanistan e Pakistan.
Oltre alla cooperazione antiterrorismo, il ministero degli Esteri russo ha sottolineato che il riconoscimento del governo talebano consente una più ampia cooperazione in settori come il commercio e l’energia. Sono già stati firmati accordi relativi al petrolio, al gas e al grano.
È stato nel 2022 che la Russia ha rimosso i talebani dalla sua lista delle organizzazioni terroristiche, al fine di aprire la strada ad accordi economici regionali.
C’è ovviamente un’enorme ironia in tutto questo e i ruoli storici si sono definitivamente invertiti. Dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979, i servizi segreti statunitensi e pakistani lanciarono l’operazione “Ciclone” per armare i mujaheddin, da cui nacquero i talebani. Alcuni dei militanti addestrati, armati e finanziati dalla CIA avrebbero poi formato Al-Qaeda.
La Russia è diventata il primo Paese a riconoscere il governo talebano in Afghanistan da quando il gruppo ha preso il potere nel 2021. pic.twitter.com/Vz9tCGkIF6
— Xavi Ruiz (@xruiztru) 5 luglio 2025
È stato nel 2001, sotto l’amministrazione Bush, che gli Stati Uniti hanno rovesciato il regime talebano al potere dal 1996. Dopo oltre due decenni di occupazione da parte della coalizione statunitense, gli Stati Uniti hanno lasciato l’Afghanistan nel 2021 sotto Biden, dopodiché i talebani sono tornati al potere.
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