Energia
Russia, GNL da record: Arctic LNG 2 sfida le sanzioni e conquista l’Asia
Nonostante sanzioni e difficoltà logistiche, l’impianto russo Arctic LNG 2 raggiunge una produzione record. Le spedizioni verso l’Asia aumentano, ridisegnando le rotte energetiche globali. Cosa significa per gli equilibri tra USA e Russia?
Secondo i dati Bloomberg riportati da LiveMint, il progetto Arctic LNG 2 della Russia ha portato la produzione a livelli record alla fine di agosto, quando le condizioni del ghiaccio estivo hanno aperto la rotta marittima settentrionale, consentendo a ulteriori carichi di raggiungere l’Asia. La produzione ha superato i 25 milioni di metri cubi il 25-26 agosto, con una media di quasi 15 milioni di metri cubi per gran parte del mese. Questi dati segnano il miglior risultato operativo dall’inizio delle spedizioni di prova dell’impianto all’inizio di quest’anno.
L’impianto guidato da Novatek, situato nella penisola di Gydan, ha dovuto affrontare le sanzioni degli Stati Uniti e dell’UE che bloccano i finanziamenti occidentali, l’assicurazione marittima e la tecnologia di liquefazione. Nonostante queste restrizioni, Train-1 ha aumentato la produttività e ha spedito più carichi su navi specializzate di classe Arc7. I dati di monitoraggio di Reuters all’inizio di questo mese hanno mostrato che la Christophe de Margerie e altre navi soggette a sanzioni hanno continuato i trasporti, dimostrando la dipendenza della Russia dalla sua limitata flotta di petroliere di classe artica.
L’Arctic LNG 2 è progettato per tre treni di produzione da 6,6 milioni di tonnellate ciascuno all’anno, per una capacità totale prevista di 19,8 milioni di tonnellate all’anno. Le sanzioni nei confronti dei cantieri navali e dei fornitori di tecnologia russi hanno ritardato le consegne di ulteriori navi, creando una carenza che limita la flessibilità delle esportazioni. Gli analisti osservano che i trasferimenti da nave a nave vicino a Murmansk vengono utilizzati per liberare la capacità Arc7 per i trasporti artici.
La sfida logistica ha costretto Novatek ad espandere la propria attività di marketing in Asia. I recenti sforzi per collocare i carichi in Cina e India suggeriscono un allontanamento dall’Europa. I funzionari russi promuovono la Rotta del Mare del Nord come un corridoio strategico in grado di ridurre i tempi di navigazione verso il Pacifico durante i mesi senza ghiaccio, rafforzando la più ampia strategia di esportazione di GNL di Mosca.
Il tasso di esecuzione più elevato di agosto ha fatto seguito alle precedenti fasi di messa in servizio, quando la capacità limitata delle navi cisterna e i vincoli di stoccaggio hanno costretto a riduzioni temporanee, con spedizioni che ora viaggiano più regolarmente su navi Arc7. Sembra che, in qualche modo, le sanzioni contro Novatek e LNG Artic si siano allentate: un segnale di nuove relazioni fra USA e Russia?
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