Esteri

Russia e Sahel: a Mosca il primo vertice militare con Mali, Niger e Burkina Faso

Mentre l’influenza occidentale nella regione diminuisce, Mosca rafforza i legami con l’Alleanza degli Stati del Sahel (AES). Firmato un memorandum sulla cooperazione militare per contrastare l’insurrezione jihadista e garantire la stabilità.

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La Russia ha ospitato il suo primo incontro ufficiale con i capi delle forze armate di Burkina Faso, Mali e Niger, secondo quanto riferito giovedì dal Ministero della Difesa di Mosca, nell’ambito dei suoi sforzi per aumentare la propria influenza nella regione del Sahel.

Di fronte all’isolamento in Occidente a seguito della guerra su vasta scala in Ucraina, Mosca ha cercato di costruire nuove partnership in Africa, dove negli ultimi anni ha rafforzato la propria presenza, anche militare.

I tre paesi hanno rinunciato all’assistenza militare francese e occidentale, sono usciti dall’Unione dei paesi dell’Africa Occidentale (ECOWAS) e hanno formato l’Alleanza degli stati del Sahel (AES) avvicinandosi alla Russia, che invia mercenari e consiglieri per aiutarli a combattere l’insurrezione jihadista.

“Oggi si tengono le prime consultazioni tra i capi dei ministeri della Difesa della Federazione Russa e dei paesi che partecipano alla confederazione degli Stati del Sahel”, ha dichiarato il ministro della Difesa Andrei Belousov, riferendosi alla nuova entità creata di recente per sostituire l’alleanza guidata dall’Occidente.

“Attualmente, la difesa è il principale settore di cooperazione tra i nostri paesi”, ha affermato il suo omologo maliano Sadio Camara, un peso massimo della giunta considerato uno dei sostenitori di legami più stretti con la Russia.

Secondo le immagini diffuse dal ministero russo, all’incontro hanno partecipato anche i ministri della Difesa del Niger e del Burkina Faso, Salifou Modi e Celestin Simpore.

Al termine dei colloqui, la Russia e i tre Stati hanno firmato un memorandum d’intesa sulla cooperazione in materia di difesa, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, senza fornire ulteriori dettagli.

Belousov ha affermato che la Russia è pronta a fornire “assistenza completa” per garantire la stabilità nella regione contesa, teatro di un crescente conflitto jihadista che minaccia di estendersi all’intera regione dell’Africa occidentale.

Il ministro russo ha definito la decisione di creare il blocco filo-russo AES “il risultato di una libera scelta dei popoli del Sahel e del loro impegno per uno sviluppo pacifico e sostenibile”. Questi paesi, in grossi problemi con movimenti indipendentisti o ribelli locali, hanno una necessità assoluta di assistenza da parte di qualsiasi paese sia in grado di fornirla. Il fatto che questo vertice militare si sia svolto a Mosca mostra il peso della Russia nella politica interna di questi paesi.



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