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Russia e Occidente stanno andando verso una guerra?

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All’inizio di questa settimana, in un’intervista a Al Jazeera,  Vladimir Putin ha affermato che le potenze occidentali stanno prendendo troppo alla leggera le “linee rosse”  invalicabili poste da Mosca.

Putin ha detto: “Esprimiamo costantemente le nostre preoccupazioni al riguardo, parlando di linee rosse, ma comprendiamo che i nostri partner – come posso dire in parole povere – hanno un atteggiamento molto superficiale nei confronti di tutti i nostri avvertimenti e parlano di linee rosse“,

Il leader russo ha messo in guardia la NATO dall’espansione della cooperazione militare con l’Ucraina più volte, ma l’occidente non ne tiene conto. Questa settimana, il Regno Unito ha firmato un nuovo accordo navale con Kiev che fornirà nuove navi da guerra a Kiev.

Al Jazeera ha precisato che “Putin ha affermato che la Russia ha bisogno di cercare garanzie a lungo termine per la sua sicurezza dall’Occidente, anche se ha affermato che sarebbe stato difficile e non ha specificato quale forma dovrebbero assumere le assicurazioni”.

Ma il tono si è intensificato nelle ultime settimane poiché Kiev e gli Stati membri della NATO hanno sollevato timori per i rinnovati movimenti di truppe russe vicino alla sua frontiera con l’Ucraina dopo che Mosca ha condotto giochi di guerra nella regione all’inizio di quest’anno“, ha aggiunto il rapporto.

Questo è già un segnale forte, ma quindi il sito d’informazione filo-russo RussiaToday ha pubblicato un articolo del professor Glenn Diesen che pone in evidenza un uguale punto di vista: la Russia non ne può più di quella che viene chiamata la “Politica del salame” della NATO in Ucraina. Questo tipo di strategia vede l’azione politica occidentale come una continua avanzata di piccoli passi, in cui si garantisce una frontiera invalicabile alla Russia per poi superarla subito dopo. Una situazione in cui Mosca non si sente garantita, per cui ecco che le sorge la tentazione di portare il conflitto a un altro livello.

Tutta questa tensione si incrocia con una crisi energetica in un Occidente che si oppone alla Russia, ma ne è sempre più dipendente dal punto dii vista del gas naturale, tanto da essere al limite di una crisi. Ora però Putin ha una scelta: o fermare la Nato in Ucraina, o cercare un appeasement di qualche natura. La sua decisione disegnerà il nostro presente e condizionerà il nostro futuro.


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