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Russia: test di 10 missili ipersonici l’indomani dei colloqui Putin Biden

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L’esercito russo ha condotto una serie ampia di lanci test di missili ipersonici, che ha coinvolto almeno una decina di vettori. Tutto questo a poche ore dai promettenti contatti telefonici fra Biden e Putin dello scorso giovedì 30 dicembre.

Questo test segue di poco un altro test, di dimensioni molto inferiori avvenuto una settimana fa e che come l’ultimo, ha coinvolto i missili Zircon.

Inoltre è significativo che questo sia il modo in cui Mosca ha chiuso l’anno, e pochi giorni prima dei tanto attesi colloqui del 10 gennaio con i funzionari USA-NATO a Ginevra: “La Russia ha testato circa 10 nuovi missili da crociera ipersonici  (Zircon) da una fregata e altre due da un sottomarino, ha detto venerdì l’agenzia di stampa Interfax citando la flotta settentrionale”, i dettagli di Reuters.

Il rapporto rileva inoltre che il grande test arriva tra il continuo scetticismo dell’Occidente sul fatto che il programma ipersonico della Russia sia davvero così avanzato come Putin ha iniziato a propagandare già nel 2018. “Alcuni esperti occidentali hanno messo in dubbio quanto sia avanzata la nuova generazione di armi della Russia, pur riconoscendo che la combinazione di velocità, manovrabilità e altitudine dei missili ipersonici li rende difficili da tracciare e intercettare”, sottolinea Reuters. Il problema delle armi e delle tattiche è sempre lo stesso: appaiono invincibili sino a quando non si scontrano con il nemico…

Come è stato tipico con tali test, si è svolto nell’estremo nord dell’Artico, arrivando in un momento di continue minacce e contro-minacce emesse tra l’Occidente e Mosca sul presunto accumulo di truppe della Russia in preparazione di un’offensiva nell’Ucraina orientale.

Sulla crisi in Ucraina, il Ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ha affermato: “Se una risposta costruttiva non segue entro un tempo ragionevole e l’Occidente continua la sua linea aggressiva, allora la Russia sarà costretta a prendere tutte le misure necessarie per garantire un equilibrio strategico ed eliminare le minacce inaccettabili alla nostra sicurezza”. Cioè continuerà nello sviluppo di armi strategiche sempre più avanzate.

“Le nostre proposte mirano a creare e legalizzare un nuovo sistema di accordi basato sul principio dell’indivisibilità della sicurezza e dell’abbandono dei tentativi di raggiungere la superiorità militare, approvato all’unanimità dai leader di tutti gli Stati euro-atlantici negli anni ’90. I Vorrei sottolineare che ciò di cui abbiamo bisogno sono garanzie giuridicamente vincolanti poiché i nostri colleghi occidentali non rispettano sistematicamente gli obblighi politici, per non parlare delle assicurazioni e delle promesse espresse ai leader sovietici e russi”, ha affermato Lavrov.

 


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