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Rubano carrozzella a ragazza disabile e la distruggono. Una gioventù da ricostruire da zero

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A Scenari Economici non ci occupiamo di cronaca locale o nera. però questa volta faccio un’eccezione. A Siena una ragazza, Clemy Spinelli, una ragazza portatrice di disabilità, a Siena si vede sottratta la carrozzina elettrica da un gruppo di bulli, che “Voleva farci un giro”. I bulletti dopo aver scassato il mezzo lo hanno abbandonato per strada.

La notizia mi ha veramente colpito: si può essere così vigliacchi da prendersela con una ragazza disabile? Si, si può, infatti è successo. Questi bravacci sono stati identificati dalle forze dell’ordine, ma non faranno neanche un’ora di prigione o di trattamento punitivo e i genitori, con grande calma, senza fretta, pagheranno i danni materiali causati. Se mai avessi pensato a fare una cosa del genere quando avevo l’età di questa ciurmaglia mio padre mi avrebbe, giustamente, dato un paio di sani calci nel sedere se non peggio.

Le notizie di questo genere si ripetono: gruppi di minori, ma non ragazzini, che approfittano della totale impunità e con violenza dei più deboli e degli anziani. Cresciuti intoccabili, con la scuola che non ha insegnato nulla, si sentono intoccabili e agiscono come tali.

A questo punto sarebbe necessario che ogni forza politica desse una sua vera risposta che non può essere il lassismo delle norme attuali. Io faccio una mia proposta modesta:

  • i danni devono essere ripagati dai genitori, e quindi dai figli quando compiranno il diciottesimo anno di età;
  • la prigione non aiuta, ma serie pene alternative si. Hai bullizzato una diversamente abile? Vai un paio di anni a fare volontariato nelle case di cura cinque giorni alla settimana, cinque ore al giorno. Hai danneggiato dei beni? Fai un periodo equivalente di lavori sociali. Ovviamente devono essere svolti in modo continuo e con profitto, se la valutazione dell’impegno non fosse adeguata la condanna sarebbe trascritta sulla fedina penale e convertita al superamento del diciottesimo anno in perdita della condizionale ed eventualmente in un periodo di reclusione;
  • per i reati più gravi forme alternative più dure. negli USA utilizzano diversi strumenti come la “Shock incarceration” in cui i ragazzi vengono sottoposti ad un duro addestramento fisico, con una disciplina sull’aspetto estremamente rigida, per far loro assaggiare un po’ di quello che subirebbero in carcere e quindi dare una seria disciplina di vita. Ovviamente questo non esclude la responsabilità civile, che sarebbe comunque perseguita, e quella penale successiva se fallissero la riabilitazione.
  • rendere la scuola più selettiva impegnativa e disciplinata. Una mente annoiata è una mente che ha tempo anche per pensare al male.

Ci sarebbero molte cose da fare. Sicuramente ciò che è da non fare è proseguire sulla strada attuale.


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