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Economia

La Fame Energetica dell’IA: Meta svela l’arma segreta sotterranea per alimentare i Data center del futuro

Mentre Meta e Google investono nel geotermico per saziare la fame dei loro data center AI, una domanda sorge spontanea: perché l’Italia, ricchissima di questa risorsa, resta a guardare? Scopri la tecnologia che sta cambiando tutto.

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Meta si è aggiunta alla lista sempre più lunga dei giganti della tecnologia che stanno adottando l’energia geotermica come parte della loro strategia per  far funzionare i propri data center con energia pulita. Giovedì, l’azienda ha annunciato una nuova collaborazione con la startup geotermica XGS Energy. Insieme, intendono sviluppare una centrale geotermica da 150 megawatt nel New Mexico.

L’accordo non è un contratto di acquisto di energia, ma piuttosto una partnership strategica volta a “promuovere lo sviluppo dell’energia geotermica” nello Stato, secondo quanto riportato. I dettagli chiave, come l’ubicazione esatta dell’impianto, rimangono segreti. XGS Energy non ha ancora rivelato dove costruirà la struttura.

L’annuncio di Meta arriva in un momento in cui i principali attori del settore tecnologico e dei data center stanno aumentando il loro interesse per l’energia geotermica. Il suo fascino risiede nella capacità di fornire elettricità 24 ore su 24 senza emissioni, qualità particolarmente apprezzate per le operazioni su dati su larga scala.

Con la crescita della domanda di intelligenza artificiale e cloud computing, aumenta anche la necessità di energia affidabile e sostenibile.

Il vantaggio del circuito chiuso di XGS Energy

A differenza di molte altre startup geotermiche, XGS Energy sta scommettendo su un sistema geotermico a ciclo chiuso. I tradizionali sistemi a ciclo aperto prevedono l’iniezione di acqua in un pozzo, lasciandola scorrere attraverso fessure naturali nella roccia, per poi estrarla da un altro pozzo. Questo metodo, sebbene efficace, spesso comporta una perdita d’acqua nel tempo, poiché una parte di essa filtra nel terreno.

XGS Energy adotta un approccio diverso. Il suo sistema a circuito chiuso fa circolare l’acqua attraverso un pozzo sigillato, evitando la perdita d’acqua. La startup utilizza anche un fango di trasferimento del calore brevettato intorno all’esterno del rivestimento del pozzo per aumentare l’assorbimento di calore dalle rocce circostanti.

A sinistra il ciclo aperto, in cui l’acqua viene iniettata e recuperata, con problemi di perdite e di fratturazioni, A destra il ciclo chiuso, in cui l’acqua viene fatta transitare

Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma XGS ha già raccolto 20 milioni di dollari in finanziamenti di serie A per sostenere la creazione di un prototipo su scala commerciale in California. La collaborazione con Meta potrebbe aiutare l’azienda a compiere un passo significativo verso la diffusione su larga scala.

Secondo una ricerca del Rhodium Group, sistemi geotermici avanzati come questo, che perforano più in profondità per attingere a formazioni rocciose più calde, potrebbero soddisfare fino a due terzi della domanda di elettricità prevista dai nuovi data center statunitensi entro il 2030.

L’energia geotermica si surriscalda nel settore tecnologico

L’ultima mossa di Meta fa parte di una tendenza più ampia tra le aziende tecnologiche a diversificare le proprie fonti di energia pulita. Proprio questa settimana, Fervo Energy, un’altra startup geotermica, ha annunciato di aver ottenuto un finanziamento di 206 milioni di dollari per espandere la sua centrale elettrica di Cape Station. Una volta completata, Cape Station diventerà la più grande struttura geotermica del mondo.

Il successo di Fervo ha alimentato le speculazioni sul fatto che l’azienda possa quotarsi in borsa già dal prossimo anno. La startup ha anche accordi in essere con Google per la fornitura di energia elettrica ai suoi data center in Nevada.

Da parte sua, Google sta esplorando diverse possibilità nel campo dell’energia geotermica. Ad aprile, l’azienda ha firmato un accordo con Baseload Capital per l’acquisto di 10 megawatt di energia geotermica per le sue attività a Taiwan.

Mentre gli sviluppatori di data center iperscalabili sono alla ricerca di energia affidabile e priva di emissioni, l’energia geotermica sta emergendo come una seria concorrente. Sebbene l’energia solare ed eolica dominino il dibattito sulle energie rinnovabili, esse dipendono dalle condizioni meteorologiche e dalla luce solare. L’energia geotermica, al contrario, offre una fonte di energia costante, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, proveniente dal sottosuolo. In Italia ne saremmo ricchissimi, ma non la utilizziamo. Evidentemente qualcuno non ci guadagna abbastanza. 


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