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Crisi

Rinaldi: abbiamo la necessità di una Moneta “full time” plasmata esclusivamente per le nostra economia

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Il Professor Antonia Maria Rinaldi qualche giorno fa e’ intervento su tema doppia moneta: Iddio ci salvi dell’euro, ma anche dalla doppia moneta!

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Di Seguito riportiamo un interessantissimo commento del professore, che tutto sommato integra l’articolo:

Forse c’è un equivoco fondamentale che sfugge agli amici che hanno commentato a favore della doppia circolazione. L’euro è solamente uno degli strumenti tecnici con cui si pone in essere la politica economica e visto che con la doppia circolazione non ci sottrarremmo dal rispetto dei vincoli esterni sanciti dai trattati e regolamenti comunitari, la politica economica rimarrebbe la stessa!!!
 
Non è che con una moneta nazionale part-time risolviamo i problemi di bilancio in quanto rimanendo nell’euro, il debito, i relativi interessi e l’export/import rimarrebbero in tale valuta, vanificando il 100% dei vantaggi derivanti dall’uso di una sola moneta ma Sovrana. L’euro non funziona perché il modello economico a suo supporto non è tarato per le esigenze dell’economia italiana, anzi favorisce paradossalmente il nostro concorrente numero uno, e non è che lo si possa correggere questa costruzione affiancando una valuta locale per fare acquisti, per ricevere stipendio o per pagare le tasse.
 
Finché non si riesce a capire che la moneta è l’espressione e termometro autoregolatore di una economia, si pensa che l’export e l’import sia un bene lasciarlo in euro senza valutare che solo una propria valuta fungerebbe da naturale regolatore automatico a tale flusso! Magari sono gli stessi che pensano che se la BCE portasse il cambio euro/dollaro 1:1 risolviamo i nostri problemi (a parte che la BCE non può agire sul governo dei tassi di cambio!) tralasciando il piccolissimo particolare che noi condividiamo lo stesso euro con altri 17 paesi concorrenti e che ci farebbero concorrenza non solo sempre nello stesso modo in Europa, ma anche in tutto il resto del mondo! Roba da primo anno di economia!
 
Il problema attuale è poi la denominazione del nostro debito in euro, valuta estera per noi visto che non ne abbiamo il governo, con la doppia circolazione, cioè rimanendo nell’euro e introducendo una valuta locale, rimarrebbe sempre e comunque in valuta estera, mentre uscendo dall’euro si invocherebbe la lex monatae (artt.1277 e 1278 c.c.) e sarebbe pertanto riconvertita in valuta nazionale insieme alla determinazione della politica economica tarata esclusivamente per le nostre esigenze.
 
L’idea della doppia moneta è un’idea nata dall’esigenza politica di avvicinarsi a chi professa apertamente l’uscita dall’euro e recuperare consensi erosi da chi lo professa da tanto e non supportata da una proposta operativa percorribile poiché produrrebbe ancora più disagi al nostro Paese.
 
Abbiamo la necessità di una moneta “full-time” per le nostre esigenze e plasmata esclusivamente per le nostra economia e non di compromessi campati in aria con argomentazioni assimilabili ad arrampicate sugli specchi saponati.
 
Non abbiamo più bisogno di sparate mediatiche ma di seri progetti che riscattino il nostro futuro e quello dei nostri figli e mi meraviglio che ancora alla prima ragliata in aria ci siano ancora persone che diano credito a fantasie da talk show o da bar dello sport il lunedì mattina. Chi vuole la doppia moneta, spero inconsapevolmente, si augura che l’Italia muoia un giorno prima. Io preferisco farla risorgere!

Antonio Maria Rinaldi

 

GPG


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