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Difesa

Riarmo del Sud-America: il Perù sceglie il Saab Jas-29 Gripen per rinnovare la propria aviazione

La Svezia si avvia a vendere almeno 12 Saab ripen al Perù. Siamo alla seconda vendita svedese in Sud America, dove il piccolo caccia svedese è anche construito su licenza in Brasile. La Svezia esclude gli USA dal Sud America?

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Il 10 aprile 2025, il governo svedese ha formalmente richiesto l’approvazione parlamentare per stipulare un accordo intergovernativo con il Perù per la vendita di un massimo di 12 jet da combattimento multiruolo Saab JAS 39 Gripen E/F, insieme ai relativi sistemi di difesa aerea, nell’ambito della continua competizione del Perù per modernizzare la sua forza aerea.

Questa mossa, inclusa nella proposta di bilancio della Svezia per la primavera 2025, segna un passo significativo nello sforzo del Perù di sostituire la sua vecchia flotta di MiG-29 di epoca sovietica e Mirage 2000 francesi. La proposta sottolinea l’ambizione della Svezia di espandere la sua presenza nell’industria della difesa in America Latina, offrendo al contempo al Perù la possibilità di rafforzare le sue capacità militari in un contesto di dinamiche regionali in evoluzione.

Per gli Stati Uniti, questo sviluppo solleva questioni di influenza, concorrenza e l’evoluzione del mercato delle armi in una regione a lungo considerata il loro cortile.

La ricerca di nuovi aerei da combattimento da parte del Perù riflette una più ampia spinta alla modernizzazione delle sue forze armate, guidata sia da esigenze operative che da considerazioni geopolitiche. L’aeronautica militare peruviana, nota come Fuerza Aérea del Perú, è alle prese con una flotta obsoleta che fatica a soddisfare le esigenze contemporanee.

I MiG-29, acquistati negli anni ’90, e i Mirage 2000, in servizio dagli anni ’80, stanno per raggiungere la fine della loro vita operativa, con costi di manutenzione alle stelle e pezzi di ricambio sempre più scarsi.

Lo scorso ottobre, il ministro della Difesa peruviano Walter Enrique Astudillo Chávez ha confermato i piani per l’acquisto di 24 nuovi caccia multiruolo, con una prima fase che prevede 12 velivoli, in linea con la proposta svedese.

Per finanziare l’operazione, il Perù ha chiesto un prestito di 7,58 miliardi di soles (circa 2 miliardi di dollari) al Banco de la Nación, dimostrando un serio impegno per il potenziamento delle proprie difese aeree.

Armamento possibile per il Gripen Jas-39

Il JAS 39 Gripen E/F, il pezzo forte dell’offerta svedese, è un caccia monomotore multiruolo progettato per essere agile, economico e adattabile. Sviluppato da Saab, un’azienda aerospaziale svedese con una lunga storia di velivoli innovativi, il Gripen E/F è l’ultima evoluzione di una piattaforma entrata in servizio per la prima volta nel 1997.

Vanta un’ala a delta e una configurazione canard, abbinate a un sistema di controllo fly-by-wire che ne migliora la manovrabilità. Alimentato da un motore General Electric F414-GE-39E, il jet può raggiungere velocità di Mach 2 e operare ad altitudini superiori ai 16.000 metri.

Il suo raggio di combattimento, circa 810 miglia nautiche con rifornimento in volo, consente missioni prolungate, fondamentali per un paese come il Perù con un territorio variegato che spazia dalle Ande alla foresta pluviale amazzonica e alla costa del Pacifico.

Il velivolo è dotato di un cannone Mauser BK27 da 27 mm e può essere equipaggiato con una serie di munizioni, tra cui missili aria-aria Meteor e IRIS-T, nonché bombe a guida di precisione per attacchi a terra.

La sua suite avionica è dotata di un radar Active Electronically Scanned Array, di un sistema di ricerca e tracciamento a infrarossi e di avanzate capacità di guerra elettronica, che gli consentono di rilevare e contrastare le minacce in tempo reale. Il design modulare del Gripen consente rapidi aggiornamenti, assicurandogli di rimanere adeguato alle minacce emergenti.

Ciò che distingue il Gripen è la sua flessibilità operativa. Progettato per operare in ambienti austeri, può decollare e atterrare su piste corte o persino autostrade, una caratteristica radicata nella strategia svedese dell’era della Guerra Fredda di disperdere gli aerei per evitare attacchi concentrati. Questo lo rende particolarmente adatto ad ambienti complessi come quello dei paesi andini, dove le aree con attrezzature approssivative sono ampie.

Per il Perù, questa capacità è particolarmente preziosa. La geografia aspra del paese, con aeroporti remoti e infrastrutture limitate, richiede aerei che possano funzionare senza fare affidamento su basi sofisticate.

I bassi requisiti di manutenzione del Gripen ne aumentano ulteriormente l’attrattiva. Può essere revisionato da piccoli team con attrezzature di terra minime, riducendo i costi operativi, una considerazione chiave per una nazione che bilancia la spesa per la difesa con i vincoli economici.

Saab sostiene che il costo per ora di volo del Gripen è tra i più bassi dei moderni caccia, riducendo significativamente la concorrenza di concorrenti come il Lockheed Martin F-35 o il Dassault Rafale. Quindi perfino l’industria nord americana, tradizionalmente molto presente nel Sud America, viene ad essere sempre più esclusa da quel mercato a favore della Svezia, che presenta un caccia meno costoso e più pratico.

Saab Gripen E

La decisione del Perù di prendere in considerazione il Gripen arriva in un momento di accresciuta competizione regionale. Il Sud America ha assistito negli ultimi decenni a una silenziosa ma costante corsa agli armamenti, con paesi come Cile, Brasile e Colombia che hanno potenziato le loro forze aeree.

Il Cile, vicino meridionale del Perù, gestisce una flotta di F-16, acquistati dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi, che gli conferiscono una solida capacità aerea. Il Brasile, un peso massimo regionale, ha integrato i jet Gripen E/F dopo aver firmato un accordo da 4,5 miliardi di dollari con Saab nel 2014, con la produzione locale attraverso Embraer che ha migliorato la sua industria aerospaziale.

La Colombia ha recentemente scelto il Gripen per sostituire i suoi vecchi jet Kfir di fabbricazione israeliana, una decisione annunciata dal presidente Gustavo Petro nell’aprile 2025, che consolida ulteriormente la presenza del jet nella regione. La scelta del Perù, quindi, non riguarda solo la sostituzione di vecchi aerei, ma anche il posizionamento in una complessa rete di alleanze e rivalità.

A livello globale, la vendita rafforzerebbe le credenziali di Saab, posizionando il Gripen come contrappeso ai jet occidentali più costosi e alle alternative cinesi o russe meno affidabili. Per la Svezia, una piccola nazione con ambizioni smisurate nel settore aerospaziale, questa è un’occasione per consolidare la sua reputazione di partner affidabile.

Tuttavia, permangono dubbi sulla fattibilità dell’accordo. La richiesta di prestito del Perù è in attesa di approvazione e i dibattiti politici interni potrebbero ritardare o far fallire il finanziamento. La concorrenza è agguerrita, con Lockheed Martin e Dassault che offrono valide alternative, ciascuna sostenuta da governi potenti.

La proposta della Svezia, sebbene allettante, dipende dall’approvazione parlamentare, che non è garantita visti i dibattiti passati sulle esportazioni di armi. Le preoccupazioni etiche, sebbene meno importanti rispetto ai decenni passati, potrebbero riemergere a Stoccolma, in particolare se i partiti di opposizione mettono in discussione l’allineamento della vendita con i valori umanitari della Svezia.

 


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