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RETROFRONT DEL M5S: Di Maio sfrutta la base e manda a quel paese il PD? O solo fumo negli occhi ?PD?

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Ormai alle strette, reduce da una sconfitta bruciante, da una disastrosa visita negli USA come ministro degli Esteri, da una gestione ondivaga e pasticciata dell’affare ILVA ed un prossimo devastante disastro per l’Italia nel MES, Di Maio cerca di reagire e decide di scaricare un po’ di guai sul PD. O almeno ci prova.

Ecovi l’intervento in cui annuncia che il M5s presenterà i propri candidati in Emilia Romagna e Calabria:

 

Questa mossa ha diverse chiavi di lettura:

  • effettivamente può esserci stato un rifiuto della base dell’accordo con il PD, dopo i contrasti su ILVA, MES, il casino che regna al governo etc;
  • Di Maio cerca di dare un senso a se stesso ed alla propria esistenza ed a quella del Movimento;
  • La linea della “Terza Via” cerca di riprendere un po’ di spazio dopo che la linea di Bugani-Fico aveva trasformato il M5s in una sorta di filiale confusionaria e velleitaria del PD. Se questa scelta conta qualcosa è proprio in questo senso, dato che in ER il Movimento era ormai completamente appiattito sulla linea del PD, come

Cambierà qualcosa nelle prossime elezioni? Piuttosto poco, se non nulla, e questo per due motivi;

  • l’elettorato del M5s è ormai talmente sfiduciato che non sarebbe andato a votare in caso di mancata presentazione, per cui si recuperano degli astenuti , ma non si tocca il risultato finale;
  • i sondaggi comunque danno M5s al 7-8% in Emilia Romagna. Il governo Giallo Fucsia ha ridotto il Movimento all’ininfluenza politica. Qualsiasi cosa faccia basta la parola “Elezioni” per riportare tutto alla normalità .

Insomma una gran noia alla fine. Si cerca di riesumare un morto, ma di solito questo non è un bello spettacolo.

5s,

 


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