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RENZI HA FRETTA ? ED EMILIANO LANCIA UN BEL TRAVE NELLE RUOTE DEL TOSCO E DI TUTTO IL SUO ENTOURAGE

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09/01/2013 Bari, il governatore della regione Puglia e il sindaco di Bari siglano il Patto per Bari, accordo per investimenti in infrastrutture nella città di Bari, nella foto Michele Emiliano

Quando uno a fretta, deve correre, ma se corre è più facile farlo inciampare.

Oggi su “Il Fatto Quotidiano”, Michele Emiliano, governatore della Puglia che è rimasto nel PD, ma candidandosi contro Matteo Renzi alle primarie. Questa mossa è apparsa ai transfughi bersaniani come un errore clamoroso, il restare ostaggio di una prigione il cui carceriere parla la vulgata d’Arno.

Se le parti si invertissero e fosse il magistrato pugliese ad ingabbiare Renzi ? Oggi sul “Fatto Quotidiano” sono apparse le clamorose rivelazioni sulle pressioni che Emiliano avrebbe ricevuto da parte del ministro dello sport Luca Lotti a favore dell’imprenditore napoletano Carlo Russo, amico di Tiziano Renzi e socio di quell’Alfredo Russo che è indagato a Napoli per una sospetta corruzione legata ad un bando – monstre da 2,7 miliardi di euro della CONSIP. Nulla di particolare, però una dimostrazione della conoscenza che Lotti, ministro dello sport e fedele renziano, aveva con il Russo. 

Emiliano dimostra di sapere molte cose. Del resto , come presidente della Regione Puglia ed ex sindaco di Bari, conosce bene tutte l questioni all’interno del PD, e chissà quali e quante pressioni gli hanno fatto in passato  per “Presentare” Tizio, Caio o Sempronio.

Ora Renzi vorrebbe accelerare al massimo, forzando perfino lo statuto del PD, facendo Congresso istantaneo, primarie al 10 aprile ed elezioni a giugno. Proprio quando sta prendendo questo abbrivio, Emiliano, sul Fatto, rivela gli SMS di Lotti. Gli effetti della mossa sono chiari, direi lampanti: vuoi correre ? Va bene, parti e corriamo, ma sappi che ti farai tutta la prossima campagna elettorale lottando contro le accuse  per la CONSIP. 

Immaginatevi voi una campagna di tre mesi in cui agli annunci vittoriosi di Renzi si susseguono intercettazioni centellinati, articoli su Luca Lotti, su suo padre etc. Sarebbe un disastro per il PD, ma anche per il suo segretario effettivo o dietro le quinte che sia. Una cottura a fuoco lento al termine della quale avremmo un rottamatore bollito e rottamato a sua volta.

Ecco il segreto della permanenza di Emiliano: se Renzi non cedrà le armi e scenderà ad un accordo di mediazione, se continuerà a fare il bullo, inizierà la sua cottura, sia dall’interno sia dall’esterno, anche a scapito del PD.

A ridere è “L’antipopulista” (????) Orlando  che si è proposto come sbiadito mediatore, mentre il grosso del PD, Franceschini in testa, ha annusato l’aria e vuole un rinvio sin die della data elettorale.

Una bella lotta non c’è che dire. Vedremo come finirà

 

 

 


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