Conti pubblici
RENZI: ALITALIA COME L’ITALIA SPICCA IL VOLO (…..che quelli di Ethiad Airways facciano gli scongiuri)
Ieri il premier, rincuorato dai bellissimi dati che i vari ISTITUTO LUCE gli procurano, si è lanciato in un annuncio salvapoltrona, di quelli necessari per inspirare fiducia in una truppa che (in prossimità della resa dei conti interna al suo partito) piano piano si stanno allontanando da lui:
– Mario Mauro e due senatori della sua truppa;
– Quagliarello e Lupi.
Questa è gente che fiuta il carro vincente e se si è staccata dal Salsicciaio vuol dire che ha fiutato l’approssimarsi dell’ HARD LANDING del suo governo.
Ma torniamo al Premier il quale ha paragonato il volo della nuova compagnia ALITALIA-ETIHAD al decollo dell’economia Italiana.
Il problema a cui non ha pensato il Salsicciaio, o forse non ci vuole pensare, è questo:
Non è che il decollo sia dei migliori!
Farò finta di non considerare nemmeno il fatto che siamo la peggiore delle economie per cui nel 2015 potrebbe esserci un attimino di respiro per concentrarmi su altro, ovvero SULLE PREMESSE DELLA FALLACE CRESCITA ALL’ORIZZONTE.
Vediamo alcuni importantissimi punti.
Renzi si attribuisce importanti risultati relativi all’occupazione magnificando il suo JOB ACT.
Peccato che non è capace di leggere bene i dati (o è più responsabile l’Istat che non gli spiega bene le cose?):
Nel periodo febbraio-aprile il tasso di occupazione sale dello 0,1%!
In pratica, in attesa del Job Act, le aziende hanno spedito a casa le persone che avevano in organico i mesi precedenti e hanno preso altre persone con il sistema decontributivo. L’effetto sulle assunzioni di fatto è nullo e solamente un 0,1% è l’aumento occupazionale e dopo vedremo da cosa è dipeso!
Cosa comporta questa decontribuzione per i giovani o i neoassunti magari non giovani? Passare da uno stato di contratto a tempo determinato ad uno indeterminato con possibilità di licenziamento in ogni momento.
Mentre per lo stato? Per lo stato si parla di settemila euro l’anno, per tre anni, di contributi INPS in meno per ogni assunto con tale modalità: concentrandosi solamente sui precedenti licenziamenti (110.000 unità) si parla di qualcosa come 2 miliardi e mezzo di euro in meno come incasso per l’INPS.
E non si può neanche pensare ad un incremento delle entrate per maggiori attività produttive poiché queste erano persona che già lavoravano prima.
Ma pare che i neoassunti fossero circa 150.000, quindi qualche spinta alla crescita ci dovrebbe essere rispetto a prima no? Si, circa 40.000 unità aggiuntive che vedremo da cosa dipendono. Ipotizzando un valore aggiunto per ora uomo di circa 70 euro per addetto, il loro contributo nella funzione della produzione alla crescita del PIL dovrebbe esser all’incirca:
– 40.000 x 1.680 ore uomo x € 7o cad. = 4.700.000.000 cioè uno 0,3% di crescita.
Miraaaaacolo……!
Il Job Act, ….. le riforme……
Tranquilli, niente di tutto questo, solo una cosa: le scorte!
Questa la situazione prima di oggi (e vediamo come il primo trimestre 2015 sono migliorate rispetto ai trimestri precedenti ma vediamo che ancora vi è molto da fare):
E ancora avremo crescita per incremento delle scorte poiché storicamente esse debbono arrivare abbondantemente sopra lo zero:
Vediamo che quando Renzi intuì la ripartenza dell’industria diede un calcio a Letta ma rimase beffato in quanto si trattava di temporaneo miglioramento, oggi invece si è impegnato alla grande Marchionne e l’economia riparte, le scorte questa volta dovrebbero salire sopra lo zero per tornare ai livelli sopra riportati…..dovrebbero….dopo vedremo quanti problemi permangono ancora, la certezza non c’è affatto!
Ma questa spinta all’economia data dalle scorte, si tradurrà in nuovi investimenti (secondo driver di crescita)? Per ora no, per ora parliamo esclusivamente di crescita della TFP, ovvero di saturazione degli impianti esistenti poiché viaggiano intorno al 72% e ancora un 15% (ovvero altri 10 punti %) possono crescere per portarsi sui livelli tedeschi dell’82-84%. Non parlo dei livelli Giapponesi o Koreani (110 e 115%), ma almeno di quelli tedeschi. Non è un caso che:
– Lamborghini in Emilia Romagna,
– Renegade a Melfi (Basilicata),
abbiano introdotto il quarto turno che significa far lavorare anche il sabato e la domenica tutti gli impianti a disposizione. L’obiettivo è aumentare la TFP!
Ma secondo voi, il terzo driver, ovvero gli investimenti, potranno ripartire?
Per ora sono decollati solamente i brevetti e le altre proprietà intellettuali, costruzioni non se ne parla (quindi addio grù o escavatori CNH – Case New Holland):
e gli investimenti industriali sino a fine 2015 e primi 2016 non se ne parla. Da li in poi partono tutti i nuovi bellissimi modella FCA e la storia del paese forse sarà destinata a cambiare. Nota bene, sempre piccoli valori poiché ancora la svalutazione localizzata (ossia la deflazione salariale) non l’abbiamo davvero realizzata!
Ma alla fine, queste scorte, se dovessero rimanere invendute, non è che costringeranno a nuove frenate?
Molti trader sempliciotti mi fanno notare che vi è stata un’inversione del trend e che tutto migliorerà!
Voi ne siete convinti?
Guardate:
Con l’arrivo di Monti il risparmio dei cittadini è andato a morire lentamente, ridotto di ben 3 volte!
Pertanto, se si pensa che qualcuno degli italiani possa smaltire tali scorte sarà bene che ripassi al prossimo giro poiché solamente con la concessione di prestiti gli italiani potranno permettersi un nuovo bagno o una nuova moto, ovvero si passa dal debito pubblico al debito privato che necessariamente esploderà ancora più di quanto non sia esploso sino ad oggi (e tanto più credito verrà concesso, tanto maggiore sarà questa esplosione):
In aggiunta, poi, possiamo dire che nonostante questa microripresa (garantita dall’esplosione del debito privato degli italiani e dagli investimenti in scorte delle imprese) i conti pubblici sono costretti alla più inverosimile delle esplosioni negative mai viste. Il mio amico Cardenà segnala che nel DEF i tassi decennali sono inseriti al valore medio 1,6% quando oggi i tassi sono già superiori al 2%:
Questo il grafico:
Vedete? Già solo da questo grafico si capisce come la traiettoria del debito pubblico andrà fuori controllo richiedendo una manovra aggiuntiva.
Per non parlare poi del tasso di cambio euro/dollaro:
– inserito nel DEF a 1,08
– oggi già tornato a 1,13!
O anche del tasso di crescita del MONDO:
– inserito nel DEF al 4% (anche se si parla di fuori UE)
– calato oggi al 2,5% dal precedente 3,1!
Insomma, di tutti i driver di crescita abbiamo importanti solamente:
– un po’ di maggior occupazione (ma la cui volata è legata alle scorte e non alle azioni del Salsicciaio, a nessuna delle azioni del Salsicciaio);
– la TFP che nelle economia mature dipende solo dall’incremento della produzione industriale e che, per inciso, sta già rallentando nel mese di maggio (oramai se ne riparla a fine settembre).
Fate attenzione, ancora non abbiamo parlato di effetto sui conti pubblici dei provvedimenti della Corte Costituzionale relativi a:
1) Pensioni (SE dovesse esser confermato per l’intero importo di 16 miliardi);
2)Stipendi dei dipendenti pubblici (che supera i 30 miliardi di euro per il 2015 e ne costa circa 16 per ogni anno a venire)
Miei cari amici di Ethiad Airways, fossi in voi accenderei qualche discreta fila di Ceri, non vorrei che il vostro decollo fosse davvero come il nostro, ovvero un HARD LANDING:
Maurizio Gustinicchi
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