Attualità
REGIONALI FRIULI VENEZIA GIULIA: UNA BELLA BASTONATA.
Cari amici,
si sono tenute le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia ed i dati , ancora non definitivi, sono significativi.
Ricordiamo che sono stati spogliati 3/4 dei seggi, per cui potrebbero esserci degli aggiustamenti. Il governatore uscente era Serracchiani, Partito Democratico.
Ecco i risultati parziali per i candidati:
Vi è poi un candidato delle autonomia al 3%
Ecco il risultato per le singole liste dei principali partiti:
Per fare una comparazione questi sono i dati alle politiche di 2 mesi fa:
Prima di fare alcune considerazioni, facciamo alcune premesse:
- le regionali non sono le politiche, ed il voto di opinione pesa meno;
- Fedriga è un candidato conosciuto ed apprezzato;
- alcuni partiti sono, per loro natura , meno forti sulle elezioni locali, perchè meno radicati sul territorio.
Però , fatte queste premesse, bisogna trarre alcune conclusioni:
- il Centrodestra vince TUTTO, anche Forza Italia si rafforza, anch se in misura inferiore alla Lega. Se il Movimento 5 Stelle voleva mettere Berlusconi in secondo piano, non c’è riuscito, anzi lo ha fatto risorgere, perchè ne ha fatto un tema essenziale della discussione politica;
- la Lega si conferma come la guida del centrodestra;
- il Partito Democratico tiene, anche se viene praticamente doppiato dal CDX;
- il Movimento 5 stelle vede ridursi da 1/3 il proprio elettorato in 2 mesi. Penso che raramente si sia assistita ad un’implosione del genere nella politica italiana. La colpa non è da assegnare al candidato, o meglio non completamente, perchè comunque riesce ad avere un risultato migliore del partito. Alle precedenti elezioni regionali il candiato aveva avuto il 13% il partito il 19, ora l’opposto. Dal 24 al 7,5% in due mesi indica che qualcosa di profondo è stato sbagliato nella tattica e nella strategia.
Insomma il M5s è la vra forza sconfitta da queste elezioni, e non perchè non elegge il suo candidato, ma perchè la sua presenza viene annichilita in soli due mesi. IMHO le motiviazioni sono semplici:
- da “Partito del cambiamento” è diventato “Partito dell’establishment”, pro Euro, Pro Europa, Pro Nato, per i vincoli di bilancio, spinto solo da una sorta di demagogia antiberlusconiana che non ha pagato negli ultimi 25 anni e che non paga fino ad ora;
- proprio in quest’ottica i prolungati colloqui di governo con il PD , le menate con il “Contratto”, il Professor Della Cananea, sono apparsi solo come dei pretesti per far accettare l’omologazione del movimento. Si possono prendere in giro gli elettori, ma non si può pretendere che questi continuino a votarti dopo.
Chissà se lo hanno capito pure Fico e Di Maio. Secondo me si, ma sono troppo compromessi con i poteri forti, con i vari Sabino Cassese, con l’Europa, per poter farci qualcosa. Vive in un suo mondo autoreferenziale, autonomo, da cui sarà difficile svegliarsi, quando sarebbe sufficiente riaprire le campagne No Euro, Egualitariste, che lo hanno fatto crescere. Invece sembra che sia passata un’era geologica.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.