Economia
Reddito di cittadinanza in Germania: il nome più diffuso fra i percettori è Mohammed
Un’interrogazione parlamentare dell’AfD svela i dati sui beneficiari del “Bürgergeld”. Dopo un’analisi approfondita che ha raggruppato le diverse varianti, emerge un quadro inaspettato che alimenta il dibattito sul welfare e l’immigrazione nel Paese.
In Germania l’opposizione parlamentare della AfD inizia a fare delle domande scomode al governo, cha stanno promuovendo una certa discussione. Una delle interrogazioni più semplici è stata: quali sono i nomi più diffusi mfra i percettori del “Burgengeld“, il “Reddito di cittadinanza” alla tedesca che viene dato a chi percepisce redditi inferiori a un minimo predeterminato?
Da una ricerca approfondita e dopo numerose valutazioni è risultato, secondo quanto riportato dal Bild, che il nome più diffuso era Muhammad, in tutte le sue diverse varianti. Seguono. Michael, Ahamad,
Ora è arrivata la risposta e, secondo il governo i nomi più comuni tra i percettori di reddito di cittadinanza erano Michael. Seguono Andreas, Thomas e Daniel.
Alla fine, in una seconda ricerca i nomi sono stati depurati e portano a questa interessante realtà: il nome più diffuso fra chi riceve i soldi dei contribuenti tedeschi è, curiosamente, un nome arabo. Del resto, secondo l’Agenzia federale per l’impiego , alla fine del 2024 in Germania percepivano l’indennità di cittadinanza complessivamente 5,42 milioni di persone. Di queste, 2,82 milioni erano tedeschi (52%) e 2,60 milioni erano stranieri (48%).
Questi dati provendono dai centri per l’impiego federali e da quelli che cololaborano con il governo federale, ma alcuni centri privati potrebbero essere esclusi.
Ovviamente il nome non può essere immediatamente collegato alla nazionalità, ma il fatto che il 48% dei percettori si chiami Mohammed e che il 48% dei percettori sia straniero qualche idea la fornisce.
Nel frattempo è evidente che se la finalità dell’immigrazione era quella di fornire una maggior base lavoratrice per sostenere i sistemi previdenziali occidentali, questo scopo è stato completamente fallito, anzi sono i migranti ad assorbire metà dei contributi destinati ai lavoratori disoccupati o poveri.
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