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Reddito di Cittadinanza: cifre troppo basse, si rischia il flop

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Abbiamo già scritto del fatto che il Reddito di Cittadinanza rischia di presentare un avanzo attivo preoccupante rispetto a quanto stanziato. Di fronte a complessivi 5,85 miliardi definiti per quest misura, sia per il dimezzamento nel numero dei Navigator, passati da 6000 a 3000 per uno stanziamento di 350 milioni, sia perchè il numero e l’importo medio dei sussidi non è stato quello che si aspettavano i percipienti e che avevano fatto capire i promotori.

Si è sempre parlato di 740 euro cifra che, potenzialmente, potrebbe arrivare a 1380 euro, ma evidentemente questa cifra è lontana da quella effettivamente erogata. recentemente l’INPS ha portato di una cifra media fra i 500 ed i 600 euro. 580. Prendiamo un caso pratico, la signora che chiameremo Carla, che è un caso che conosciamo direttamente. La signora Carla potrebbe essere presa come esempio delle brutture e delle delusioni dell’Italia politica a quella reale. Lei non è invalida, vuole lavorare, ma essendo ultracinquantenne non ha posto in Italia. Ha partecipato a concorsi pubblici nella sua regione , salvo scoprire che i concorsi erano truccati e le persone che li avevano indetti sono ora inquisiti. Ha creduto al REI; il reddito di inclusione di renziana memoria , che ha ricevuto in forma ridotta dopo quasi UN ANNO di attesa, perchè l’INPS doveva “Svolgere la pratica”, ed intanto lei viveva degli aiuti degli amici, fra cui anche noi, per poi ottenere neanche 300 euro al mese. Ora ha fatto domanda per il reddito di Cittadinanza sperando in una cifra decente, i famosi 780 euro, e magari in un lavoro dignitoso. Ne ha ottenuti meno della metà, 364 euro al mese. Ora ci ha scritto per dire che si sente ingannata, pur , chiaramente, considerando la cifra meglio che niente.

Ora il problema è proprio questo ed è stato messo in luce: molti ricevono cifre lontane da quanto promesso, spesso irrisorie. L’INPSparla di 75% di domande approvate, ma , come riporta anche Quifinanza, molti denunciano di aver ricevuto cifre non adeguate, talvolta anche inferiori a 100 euro. Le card sono arrivate, ma sono qualche volta vuote.

Il controsenso, come abbiamo posto in luce, è che si rischia di avere un avanzo di stanziamento importante, da 1,2 a 1,7 miliardi. Il problema era che si trattava di una misura nuova, per cui a monte, e lo abbiamo scritto lo scorso giugno, non era possibile immaginare quale sarebbe stato l’effetto. Un avanzo di bilancio non è una buona cosa nella Pubblica Amministrazione, non è un risparmio, ma l’ammissione di non essere stato in grado di erogare un servizio o di aver sbagliato i conti e di non avere abbastanza flessibilità per porvi rimedio.

Questo insuccesso rischia di riversarsi soprattutto sulle spalle della forza politica che più ha spinto, ed ha contato, su questa misura, il Movimento Cinque Stelle. Le risorse ed il tempo per porre correzione alle storture c’è, magari concentrando maggiormente le cifre ed integrandole con gli avanzi, considerando le risorse stanziate. Certo questi richiede un governo funzionante e che ponga un limite al tasso di litigiosità, ma se iil movimento vuole sopravvivere come forza politica dovrà darsi da fare.

 

 

 


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