Attualità
Ratificare o non ratificare il MES, questo è il problema
Intervista di Vito Monaco su Canale Italia, per parlare del problema della ratifica del MES che l’Italia sta cercando di evitare.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è andato a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo, dove ha ammesso esplicitamente di non poter garantire la ratifica della riforma del MES, cioè del Meccanismo Europeo di Stabilità, detto anche Fondo Salva Stati.
Ma la strategia italiana di prendere tempo chiedendo in cambio modifiche al Patto di stabilità e puntare sullo scorporo degli investimenti nella transizione ecologica, viene definita «senza possibilità di successo». E siamo anche ricattabili pure sul Pnrr.
L’Unione Europea chiede Vogliono che il ministro definisca un percorso chiaro, con un iter che dovrà concludersi entro ottobre, al massimo novembre, perché altrimenti da gennaio le banche dell’Eurozona non avranno una rete di sicurezza finanziaria sufficiente per fronteggiare eventuali crisi: i 77 miliardi del Fondo di risoluzione unica basterebbero per coprire solo due o tre istituti di credito di medie dimensioni.
Quello che non viene detto, è che il MES, che avevo chiamato in passato Mostro Europeo di Schiavitù, sta diventando un Mostro Europeo Salvabanche. La crisi delle banche iniziata negli Stati Uniti e arrivata anche in Europa con il quasi fallimento di Credit Suisse, ha spinto la BCE ad alzare i tassi d’interesse e ridurre il QE, in modo da ricattare l’Italia se non ratifica la nuova versione del Trattato.
La BCE ed il sistema bancario dell’area euro, non può permettersi il rischio di rimanere scoperto per colpa dell’Italia, che è rimasto l’unico paese a non averlo ratificato. Fino ad ora giustamente, ma fino a quando resisterà ?
Purtroppo siamo colpevolmente sotto ricatto. Abbiamo una ricchezza finanziaria di 5000 miliardi di euro e seguitiamo ad elemosinare prestiti dai mercati finanziari invece di tutelare i risparmi degli italiani come prevede la nostra Costituzione all’articolo 47.
La gestione del debito pubblico prevalentemente sui mercati finanziari, unita alle misure messe in atto ultimamente dalla Lagarde, ci mette in una condizione di ricatto continuo, per cui se non facciamo ciò che ci dicono, hanno armi finanziarie per metterci in forte difficoltà con lo spread.
Fortunatamente le soluzioni ci sono e permetterebbero all’Italia una gestione del debito pubblico “interna”, cioè con conti di risparmio appositamente costituiti per tutelare i risparmiatori italiani. Inoltre possiamo anche utilizzare nuovi strumenti di scambio a valenza fiscale, come i crediti d’imposta cedibili e riportabili, perché oggi sono stati resi possibili dalle nuove norme Eurostat, che seguitano a non considerarli nel calcolo del debito pubblico.
Per chi vuole approfondire questi temi e le nostre proposte, magari divertendosi, faremo un vero e proprio spettacolo teatrale dal titolo “I soldi fanno miracoli!”, saremo a Bologna il 23 maggio 2023 alle ore 20:30 alla Sala Congressi della 7 Gold.
Insieme a Sandro Torella e Claudio Testa sperimenteremo uno spettacolo Economi-Comico dove proveremo a parlare di economia ma con il sorriso e l’ironia.
Fabio Conditi
Presidente di Moneta Positiva
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