Seguici su

Attualità

Rapporto suicidi economici della LINK CAMPUS University: un estratto

Pubblicato

il

 

Vi presentiamo un estratto del rapporto sui suicidi economici 2012-2017 predisposto dal LINK LAB, diretto dal Prof. Nicola Ferrigni, laboratorio di ricerca sociale. Chi desiderasse avere il report completo può contattarci tramite l’apposita casella Contatti del sito.

Inziamo considerando l’andamento temporale dei suicidi economici nel quinquennio considerato:

Vi è una crescita del 15,7% rispetto al quinquennio precedente, con un picco nel 2014 di 201 suicidi. Nel 2016 si assiste ad un calo che comunque non porta i valori complessivi al di sotto del 2012. Il 2017 vede un calo più sostenuto anche se si rimane comunque ampiamente oltre il dato del 2012.

Analizziamo ora la distribuzione per singoli mesi, considerando che però

I mesi con maggiori suicidi sono stati i mesi di aprile del 2013 e del 2014 ed il luglio 2014.

Analizzando le classi di età la più colpita è quella fra i 45 d i 54 anni, seguita dai 55-64.

Passiamo ad analizzare la distribuzione geografica anche nel tempo. Se nel 2012 la regione più colpita era il Veneto, nel 2017 è la Campania. Impressionante l’evoluzione della Regione Marche, in continua, irrefrenabile, salita.

 

I suicidi colpiscono in primo luogo gli imprenditori, quindi i disoccupati e, con proporzione molto inferiore, i dipendenti, categoria però in crescita.

 

In quest’ultima tabella si incrociano i dati dell’area e dell’attività del suicida. Se al Nord Ovest i suicidi sono soprattutto fra i pensionati, il nord Est vede una prevalenza fra gli imprenditori ed il Sud fra i disoccupati.

 

 

Unico sollievo da questa triste classifica è che il numero è in calo fra il 2016 ed il 2017, anche se comunque non si riesce a tornare ai livelli pre-crisi.

Grazie

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito