Economia
Crisi raffinerie cinesi: l’eccesso di carburante avio si scarica in Europa
Le raffinerie cinesi affrontano una crisi di eccesso di offerta, in particolare per il carburante per aerei. Scopri come la sovrabbondanza stia influenzando i margini e spingendo le esportazioni verso l’Europa.

Le notizie negative per le raffinerie cinesi sembrano non finire mai: a fronte di una domanda più debole di carburante per il trasporto su strada, gli impianti hanno aumentato la produzione di carburante per aerei per soddisfare la crescente domanda del settore aeronautico.
Però il passaggio al carburante per aerei ha creato un eccesso di offerta che la crescente domanda di carburante per l’aviazione non è in grado di assorbire. Di conseguenza, le raffinerie petrolifere cinesi continuano a registrare margini di raffinazione deboli e guardano ai mercati di esportazione per alleviare l’eccesso di offerta interno.
I giganti energetici controllati dallo Stato cinese hanno iniziato ad ammettere che i cosiddetti veicoli a nuova energia, quelli che non funzionano con prodotti petroliferi raffinati, stanno “divorando” la domanda interna di carburante per autotrazione, che ha già raggiunto il picco.
La China National Petroleum Corporation (CNPC), azionista di controllo di PetroChina, lo ha riconosciuto nelle sue previsioni rese note ad aprile.
Sebbene una crescita economica più forte del previsto e il boom della domanda di prodotti petrolchimici faranno aumentare la domanda di petrolio della Cina dell’1,1% quest’anno, il consumo di carburanti per il trasporto ha raggiunto il picco, secondo quanto affermato dal think tank Economics and Technology Research Institute (ETRI) della CNPC.
Come la CNPC, anche l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ritiene che la domanda di petrolio per i carburanti in Cina abbia raggiunto un massimo.
Finora, il carburante per aerei è stato l’unico carburante per il trasporto con prospettive di crescita in Cina. La domanda è destinata a continuare a crescere, ma l’offerta ha iniziato a superare il consumo.
Solo nel 2025, l’offerta di carburante per aerei supererà già del 40% la domanda in Cina, secondo i dati di Kpler citati da Bloomberg.
In un altro segnale dell’eccesso di offerta di carburante per aerei in Asia e della volontà delle raffinerie di approfittare dei prezzi più elevati in altre regioni, si stima che a giugno i trader di petrolio abbiano spedito dalla Corea del Sud e dalla Cina verso l’Europa i volumi più elevati in un anno di carburante per aerei. Alla fine a fare le spese degli errori di programmazione cinesi è l’Europa! Del resto il Vecchi Continente punisce le proprie raffinerie con le tasse sul carbonio.
A causa dei timori dei mercati di possibili interruzioni delle forniture di petrolio e prodotti petroliferi dal Medio Oriente, i prezzi del carburante per aerei in Europa hanno registrato un’impennata durante il picco estivo della domanda di viaggi aerei. La Cina è stata veloce nell’approfittarne!
Nonostante l’aumento dei flussi verso l’Europa, secondo gli analisti i margini e i prezzi del carburante per aerei nel Nord-Est asiatico rimangono contenuti grazie all’ampia offerta. Sarebbero crollati, se gli europei non avessero comprato il petrolio cinese.
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