Attualità
Questa sera, presentazione di un libro sul CFA, in presenza degli autori, francese e africano, e Alessandro Di Battista
Il libro offre una panoramica esauriente del fenomeno franco CFA nella Franciafrica, senza scendere troppo nei dettagli tecnici, che però non mancano, in una narrativa più storica e geopolitica che offre un punto di vista interessante, ivi compreso, cosa rara, quello monetario e delle teorie più recentemente acquisite al grande pubblico, ma ancora in gran parte negate da tanti economisti, della tecnica di creazione monetaria scritturale e dal nulla.
Fatto ancora più rilevante è che l’autrice francese riesce a rompere il tabù, sia pur morbidamente, di un “rayonnement” della Francia non automaticamente positivo, costruttivo e volontario, contrariamente a quanto descrittoci dalla propaganda di oltre 70 anni e inculcato in ogni singolo cittadino francese sin dalla nascita, in quello che è rappresetanto una vera e propria manipolazione nazionale “esagonale”. Con la rivolta in corso da 7 mesi in Francia, dei gilets jaunes, i cittadini francesi se ne stanno accorgendo sulla loro pelle.
Perché la macchina colonialista messa in piedi dalla “resistenza” golliana sin dalla seconda guerra mondiale, aveva retto fino a oggi grazie all’omertà e alla complicità di una propaganda crassa e di una cittadinanza francese tutto sommato soddisfatta degli innumerevoli bonus e premi sociali di cui ha usufruito, e in parte ancora usufruisce, in virtù del socialismo golliano, venuto meno gradualmente ma ostinatamente dopo Mittterand per lasciar posto al neoliberismo in chiave europea, con salsa austerity, “convergenza” e “stabilità” dei prezzi, gli stessi mantra utilizzati per “consolidare” i debiti, i redditi, e le risorse, della zona valutaria franco CFA..
Spunti di paragone tra CFA ed euro infatti ce ne sono tantissimi, e sono accennati nell’opera, così come si accenna, senza entrare nel merito, a tutta la parte di sfruttamento delle risorse da parte di una cricca di multinazionali, fondi e banche, con la complicità e il beneplacito delle autorità e delle istituzioni francesi. Ma non solo.
Perché gli stessi proprietari dei fondi che utilizzano i meccanismi del franco CFA, del franco CFP e degli euro stampati ed emessi per finanziare i Tesori dei territori di oltremare coincidono in gran parte o si sono messi già in affari con i fondi sovrani cinesi che stanno riprendendo la staffetta della Franciafrica.
In breve, consiglio a chiunque voglia affrontare la materia, di leggere quest’opera e magari di venire questa sera all’evento.
Nforcheri 14 maggio 2019