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Esteri

“Quella volpe di Trump, ha vinto di nuovo!” (leggasi, ha usato il crash di Borsa per farsi approvare dal Senato un suo governatore alla FED)

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Nel titolo cito i probabili commenti di molti membri Dem in America ed in Europa, probabilmente dello stesso Renzi et sodali, dicesi – vox populi, vox Dei – il vero rappresentante della Fondazione Clinton in Italia.

Il motivo? Semplice, l’Executive Calendar di oggi, 12.10.2018, del Senato USA – dove sono in attesa da mesi per la conferma finale ben due membri votanti della Fed nominati da Donald J. Trump – vede alla prima pagina di informazioni questa dicitura:

Sapete che vuol dire? Che siamo prossimi alla conferma di uno dei due membri votanti della FED nominati dal Presidente, il terzo (M. Goodfriend, il peso triplo) avverrà dopo le elezioni Midterm, fra un mesetto scarso. Ossia assieme ai cambiamenti interni procedurali del prossimo anno, Trump avrà il controllo della FED ossia dell’ultimo tassello delle leve di comando USA, quella – pesante – che mancava visto che fino a fine Agosto scorso l’ago della bilancia alla Riserva Americana era Lael Brainard [incredibile ma vero], una economista donna tedesca cresciuta nella Polonia comunista e nella Germania dell’Est (scommetto due cent che Angela Merkel la conosce bene, …).

Molti mi chiedono lumi sugli USA, tempo al tempo, …

Sappiate solo che il redde rationem si avvicina cari miei. Juncker, Merkel, lo stesso Draghi, l’EU franco tedesca, le ambizioni coloniali francesi in Libya (non cito per spirito compassionevole il Presidente francese Macron, che ultimamente ho visto spendere tempo prezioso – almeno per un Presidente della Repubblica – a farsi selfie a torso nudo con bei maschioni di colore) devono iniziare a preoccuparsi seriamente, visto che la resa americana non avverrà, anzi, dopo la conferma di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema siamo come dopo Pearl Harbour, credetemi (…).

E che dire di Xi, la sua sconfitta è già segnata quanto meno in termini economici, se va come ritengo rischia una sparizione tipo capo dell’Interpol (ritengo di sapere come e quando la Cina verrà “regolata” economicamente dagli USA, infatti senza una crescita oltre il 5% del PIL imploderà da sola). Ossia tutte bugie che ci hanno propinato su USA in declino, Trump buffone etc. faranno backfire. Per abbattere gli USA l’unico modo è dichiarargli guerra, almeno oggi e per i prossimi 10 anni.

Pensate che addirittura il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, dopo aver ripetutamente criticato Trump negli scorsi mesi oggi è venuto fuori a sorpresa dicendo qualcosa del tipo, “La strategia di Trump con la Cina è geniale“.

Non vi dico cosa succederà, voglio tenervi col fiato sospeso (…).

Come cambiano le cose!

MD/Ftm


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