Cultura
Quando Nixon, e il Bourbon, ordinarono di lanciare bombe nucleari sulla Corea del Nord
Nel 1969 Nixon diede l’ordine di attaccare la Corea del Nord con bombe nucleari, ma era in preda alla rabbia, perché i coreani avevano abbattuto un aereo americano in acque internazionali, e all’alcol. Kissinger ritardò l’ordine e il giorno dopo era tornato tutto alla normalità
Negli anni ’60, il Regno Eremita era all’apice del suo potere, che derivava principalmente dall’Unione Sovietica, che lo riforniva e lo proteggeva dall’“intervento” degli Stati Uniti. Il suo armamento, all’epoca, era relativamente moderno.
L’elezione del presidente americano Richard Nixon cambiò il modo in cui le nazioni comuniste interagivano con gli Stati Uniti negli affari geopolitici. Nixon, convinto anticomunista, provocò le principali potenze comuniste e cercò di metterle una contro l’altra.
Il suo famoso viaggio in Cina del 1972 e il successivo disgelo delle relazioni con l’URSS sono la prova che la teoria della “triangolazione” di Nixon era valida. Nella diplomazia il suo pragmatismo, o cinismo, si rivelò molto utile.
Ma nell’aprile del 1969, a pochi mesi dall’inizio della prima amministrazione Nixon, il senso di internazionalità di Nixon non era ancora stato dimostrato e si trovòl di fronte alla maggiore delle provocazioni: la Corea del Nord abbatte un aereo spia EC-121 sul Mar del Giappone, su acque internzionali, uccidendo tutte le 31 persone a bordo. Nixon era furioso.
A quel punto partì l’ordine che nessuno aveva, fino a quel momento dato e che avrebbe veramente segnato la storia: Il pilota Bruce Charles, di base a Kunsan in Corea del Sud, ricorda che giunse l’ordine di applicare il Single Integrated Operational Plan, il piano d’attacco nucleare contro il Nord comunista. L’aviatore ricevette i dati e l’ordine per sganciare una bomba da 330 kt su un aeroporto nordcoreano. Per fortuna l’ordine fu sospeso e quindi cancellato. Nixon ci aveva ripensato, o era intervenuto qualcun altro?
Tattica? No, alcol..
All’epoca si ipotizzò che Nixon, gran cinico e giocatore d’azzardo, avrebbe voluto far credere ai comunisti di aver davvero preso in considerazione un attacco nucleare. Negli anni successivi, il presidente avrebbe persino inviato bombardieri armati di armi nucleari verso l’Unione Sovietica, diffondendo la voce che era così folle che avrebbe potuto davvero scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Naturalmente, non era pazzo. E grazie a un libro del 2000 di Anthony Summers e Robbyn Swan, sappiamo che era semplicemente ubriaco. Non di potere, ma di alcol.
Il problema è che Nixon aveva un po’ di passione per il Bourbon e aveva la “Ciucca cattiva”, cioè se ebbro aveva l’ira estremamente facile. George Carver, uno specialista della CIA in Vietnam all’epoca dell’abbattimento dell’EC-121, avrebbe dichiarato che Nixon si è “incattivito” quando ha saputo dell’abbattimento dell’EC-121. Il Presidente si mise al telefono con gli Stati Maggiori Riuniti e ordinò di pianificare un attacco nucleare tattico e di raccomandare gli obiettivi.
Anche Henry Kissinger, all’epoca consigliere per la sicurezza nazionale di Nixon, si mise al telefono con gli Stati Maggiori Riuniti e li convinse a sospendere l’ordine fino a quando Nixon non si fosse svegliato sobrio la mattina successiva. Quando il Presidente si risvegliò ed ebbe un colloquio con Kissinger, decise di non reagire.
Anche in seguito vi furono dei casi di ordini dati in momenti di non lucidità, ma orami sia Kissinger che gli Stati Maggiori Riuniti sapevano cosa fare: attendere che gli passasse la sbornia. Altrimenti avremmo avuto un bombardamento nuclere all’anno.
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