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QUANDO NEL 2011 LE VENDITE DI DB FECERO PARTIRE LA CRISI SUL DEBITO ITALIANO. (PAROLA DI FT) e perchè qualcuno vuole farne polemica ora?

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Ieri avevamo scritto riprendendo le vicende relativa a ciò che avvenne nel primo semestre del 2011, quando Deutsche Bank diede il via alla crisi del debito italiano, Riprendemmo, per ricordare l’evento, un articolo del Financial Times, che potete vedere a questo link 

e citandone questo estratto:

Deutsche Bank taglia la sua esposizione netta nel debito pubblico italiano del 88% nei primi sei mesi dell’anno (2011) segnalando una drammatica fuga degli investitori dal debito della terza economia dell’eurozona. 

I dati diffusi dal maggior istituto di credito tedesco relativi al secondo trimestre 2011 hanno rivelato che l’esposizione è stata tagliata da 8 miliardi a 997 milioni a Luglio. L’esposizione totale verso i PIIGS è caduta, nello stesso periodo, del 70% per ridursi a 3,7 miliardi. 

Il comportamento di Db fu poi oggetto di indagini da parte della procura di Trani che, non concluse a definizioni di responsabilità di carattere penale, il che non vuol dire che non ci furono legami dai due fatti: solo uno sprovveduto che non ha mai agito sui mercati finanziari può non ritenere rilevate l’azione sui mercati di un grosso operatore. Solo un non addetto ai lavori (magari la sua esperienza si ferma alla compilazione di un bollettino postale) non segue da chi partono le transazioni, quali operatori vendano ed i perché tanto più che, ex post, spiegando il fatto, il dirigente di DB, Stefan Krause, affermò che riaggiustamento era stato accompagnato da una copertura delle restanti esposizioni con CDS.

Parole chiave che testimoniano come i responsabili degli investimenti di DB in quel momento, per motivi propri e magari legittimi, decisero di vendere, facendolo in modo evidente coprendo il restante con CDS. Mosse che il mercato avvertì come un segnale di allarme e che DB fu abile ad anticipare.

Non fu una questione di 0,5 , 0,6 0 0,7 del mercato. Sarebbe bastata anche una quantità infinitesima perchè solo i fessi non guardano quello che fanno gli operatori specializzati, i grandi broker, ed aspettano ex post, per fare le analisi di inferenza di un elemento sulla caduta del valore di un titolo. Sicuramente i clienti di questi fessi (se ne hanno!), dopo, quando avranno un patrimonio ben tosato, spiegheranno al fesso che era meglio analizzare il comportamento degli stakeholder, non  fare analisi statistiche ex post.

Se poi uno ne cerca una conferma ex post l’esplosione dello spread avvenne a Luglio, quando, anche, si lessero le semestrali DB e l’alleggerimento nelle vendite dei titoli PIIGS…..

Però i fessi predicano da certi siti… e altrettanti fessi gli vanno dietro!


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