Attualità
Quando Jimmy Carter salvò il Canada da un disastro nucleare
Jimmy Carter, il 39 presidente degli Stati Uniti, è stato un presidente sfortunato, arrivato nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma personalmente te ha delle caratteriste veramente particolari. Nato nel 1924 ormai si avvicina ai 98 anni, e nella sua vita, oltre al politica, ha fatto veramente di tutto: coltivato noccioline, visto gli UFO, e vinto il premio Nobel per la pace. Fu azzoppato dall’economia colpita dalla crisi petrolifera e , soprattutto, dalla rivoluzione iraniana con la nota vicenda della presa dell’ambasciata USA di Teheran e la susseguente vicenda degli ostaggi.
Tra le cose straordinarie che fece vi è anche l’aver salvato, con altri colleghi, il Canada da un disastro nucleare. carter servì nella Marina USA come ufficiale agli ordini del “Padre della flotta nucleare USA” l’ammirazione Hyman Rickover. Rickover era un perfezionista quasi maniacale, difetto che diventa una qqualità quando si realizzano prototipi di sottomarini nucleari, e dopo il Nautilus Carter lavorò al Seawolf, il secondo sottomarino a propulsione atomica americano. Così, quando il reattore nucleare sperimentale canadese di Chalk River. Rischiò una fusione nucleare incontrollata a causa di un’imprevisto sbalzo di corrente, il Canada si rivolse agli esperti della Marina USA e Carter fu uno dei tecnici inviati.
I momenti erano ancora quelli della sperimentazione e degli eroi incoscienti: era il 1952, neanche otto anni dopo il primo reattore di Fermi. I tecnici della Marina costruirono una copia esatta del reattore di Chalk River in una palestra vicina al complesso, senza materiale fissile, e quindi si allenarono su come manovrare le barre per disinnescare, a mano, la minaccia. Quindi le 22 persone del team furono divise in 3 gruppi che psd dovevano operare ciascuno per non più di 90 secondi, per non assorbire troppe radiazioni, mentre manovravano le barre a mano. Il reattore fu disattivato, ma la quantità di radiazioni assorbita da Carter, e dagli altri fu elevatissima e pericolosa, al punto che l’urina del futuro presidente fu radioattiva per i successivi sei mesi!!
L’operazione fu particolarmente pericolosa per Carter che aveva una storia di tumori in famigli. Nel 2015 furono trovate cellule cancerogene nel suo cervello e nel fegato di Carter, ma un trattamento precoce ebbe effetto e Carter è ancora fra noi.
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