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QUANDO AL PROFESSORE MANCANO CORAGGIO E VISIONE AMPLIA

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L’abbuffata europeista di questi giorni è stata, tutto sommato divertente ed ha mostrato quanto la gente può essere banale. In fondo l’uomo , o una parte notevole dell’umanità, non discende dalla scimmia, ma dalla pecora, per cui ha bisogno di intrupparsi dietro i suoi simili, anche quando la direzione del gregge è quella del macello.

Un amico mi ha inviato un post de Formiche, blog che leggo, e che potete leggere qui. L’autore , docente di economia, fa alcune osservazioni interessanti per giungere ad una conclusione completamente sbagliata che , sinceramente, mi stupisce per la sua superficialità e per il suo provincialismo.

La tesi è semplice: i No Euro sono nefasti perchè hanno spostato l’obiettivo della lotta politica  e del confronto economico dal porre fine all’austerità allo scioglimento dell’euro, impedendo la creazione di un  fronte compatto per l’eliminazione del fiscal compact. Anzi peggio ancora, la loro presenza avrebbe portato ad una radicalizzazione delle posizioni, con una rinascita di contromisure euriste!!

Incredibile, questi NO EURO, cattivi  cattivi, avrebbero dovuto scomparire per non dare all’euro nessun protesto pr sopravvivere, così sarebbe morto d’inedia, per propria volontà. Peccato che quando i no euro non esistevano o erano singole voci inascoltate si sia proprio creato l’euro, con tutto l’infernale marchingegno di Maastricht, le sue regole demenziali ed applicate SOLO sugli avversari di qualche paese , etc etc. Insomma la cola dell’euro è dei no euro! Incredibile, realmente incredibile. Secondo questo Professore chi non è d’accodo con questo cataclisma devastante  chiamato moneta unica avrebbe dovuto stare zitto ed aspettare che la tempesta passasse, cosa che ASSOLUTAMENTE non sarebbe successa, come non è mai successo NULLA quando non vi è stata un’opposizione attiva ad un progetto europeo. Come se i grandi manovratori della baracca europea ed antidemocratica potessero preoccuparsi per la mancanza di opposizione. Mettiamola in una prospettiva storica: immaginate che paura avrebbe avuto il Maresciallo Radetzky perchè i milanesi nel 1848 , invece di insorgere, se ne fossero stati zitti e buoni attendendo che lui lasciasse Milano per noia…….

Ancora più stupefacente è l’affermazione che i no euro avrebbero disertato, rendendolo innocuo, il campo dei contrari dell’austerità per cui se verrà firmato il fiscal compact in forma definitiva , questo sarà colpa di questi ultimi. Forse il Professore non si è accorto che esiste, purtroppo , un’Europa che va ben oltre le nostre piccole beghe italiane. Che l’Euro , con tutto il suo carico di austerità, è stato disegnato ad immagine e somiglianza delle economie dei suoi due stati più forti, Germania e Paesi Bassi,  e del loro blocco nordico, per cui ogni opposizione basata sul “Volemose bbene ” e sul “Riformiamo l’euro e l’Europa, dall’interno”, è destinato a fallire perchè si troveranno, a Bruxelles, un potentissimo muro di gomma. Qualsiasi trattativa che , anche minimamente, voglia avere delle possibilità di vittoria in sede europea  DEVE partire a situazioni di rottura. Non si può andare a fare alcuna trattativa sapendo che, comunque si arriverà ad un compromesso, ma bisogna sedersi essendo pronti ad una rottura definitiva se necssario. L’accusa di “Lavorare per il Re di Prussia” fatta agli euristi potrebbe proprio essere ribaltata contro il Professore: non avendo il coraggio, lui come tanti, di prendere posizioni decise e forti sulla materia, sino a mostrarsi pronto a giungere alla rottura, rende la sua posizione perfettamente inutile e questo lo sa benissimo il “Re di Prussia” Schaeuble, che infatti riesce sempre ad uscire perfettamente vincitore da questo genere di trattative.

Quindi carissimo Professore, vuole riuscire a fermare austerità e fiscal compact? Diventi anti eurista, e dei più arrabbiati. Vedrà che riuscirà magari nel suo mediano intento. Se non lo farà non si preoccupi: conosciamo le parole di Don Abbondio e sappiamo che, se uno il coraggio non l’ha, non se lo può dare.

 

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