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Quando il politically correct si fonde con la stupidità: bannate pubblicità UK

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Il politically correct sta superando dei limiti di ottusità e di stupidità che forse neanche ai tempi di Santa Romana Inquisizione si erano toccati.

La Advertising Standards Authority (ASA), autorità che regola la pubblicità nel Regno Unito ha bannato nel giorno di Ferragosto due pubblicità perché accusate di mantenere gli stereotipi sessuali tradizionali, prendendo una bella topica.

Il primo è della Volkswagen

https://youtu.be/JeN77EHdpIw

Il video propone perso e poste di fronte ad attività sfidanti la loro vita normale, come lo sport per i disabili, quindi una madre con il bambino. Il messaggio è chiaro: anche la maternità è un’attività che sfida, e che pone tra l’altro una sfida verso il futuro a cui dovrebbe rispondere la è-Golf. Però per la ASA “Prosegue con gli stereotipi femminili”. In attesa che i bimbi nascano sotto i cavoli (che sono maschili) abbiamo capito che lo stupido è peggiore del malvagio, perché il malvagio va in ferie.

La seconda pubblicità è stata condannata perché prosegue nello stereotipo opposto per cui  l’uomo sarebbe un cattivo genitore.

https://youtu.be/yy6n6nlwamw

Anche in questo caso l’ironia del padre distratto dall’ottima tartina sfugge completamente all’ottusitá del censore, scelto probabilmente fra quelli che non hanno mai riso ad un film dei Monty Python.

La cosa drammatica è che queste persone si permettono di far le pulci alla comunicazione sociale. La censura in generale è sempre stata stupida nella storia umana, ma oggi giungiamo a bette inarrivabili.


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